Allergie e intolleranze alimentari rientrano nella più generica definizione di “reazioni avverse agli alimenti”, sono cioè dei fenomeni sgradevoli che si verificano dopo l’ingestione di un determinato cibo.

allergie e intolleranze alimentari

Il numero di individui ad esse soggetto cresce a vista d’occhio, colpendo nella sola Europa oltre 17 milioni di persone, di cui circa 3,5 milioni con meno di venticinque anni di età.

Lo rende noto l’Eaaci, Accademia Europea di Allergia e Immunologia Clinica.

Nell’Europa continentale le forme di allergie alimentari più diffuse nei bambini sono quelle da uovo, da latte vaccino e da arachidi, mentre negli adulti sono in testa a questa poco felice classifica quelle da frutta fresca, da arachidi e da verdure.

Ma come mai negli ultimi anni c’è stato un così elevato aumento dell’insorgere di queste intolleranze?

I fattori sono diversi: i pesticidi, il ritmo di vita alterato, la contaminazione ambientale, l’allattamento al seno, a cui per molti anni non è stato dato il giusto peso, e una scorretta alimentazione nel periodo della gravidanza.

Un esempio di intolleranza che negli ultimi anni ha visto un “boom” molto significativo è l’intolleranza al glutine, o celiachia.

I motivi per questa esplosione la spiega Matteo Giannattasio, medico e agronomo, professore di Biochimica Vegetale all’Università di Padova, nella rubrica Alimenti a salute”.

Secondo Giannattasio, il miglioramento genetico del grano che è stato effettuato negli ultimi cento anni ha aumentato sì le rese, ma lasciando sul campo tante vittime: “La scomparsa di migliaia di varietà rustiche e adattabili a bassi livelli azotati, contadini costretti a comprare sementi dalle industrie, prodotti di qualità scadente…”.

Ecco perché se mangiamo un pane ottenuto utilizzando farina biologica, le reazioni fisiche del nostro corpo, scientificamente provate, sono differenti.

Questo è solo un esempio di come il consumismo, che porta a voler ottenere sempre maggiori rese con il minimo consumo di risorse, stia rovinando non solo il nostro pianeta ma anche la nostra salute, esponendoci al rischio di sviluppare allergie o intolleranze ad alimenti che finora siamo sempre stati abituati ad assumere senza il minimo problema.

Sarà forse ora di fermarci un po’ e goderci quello che abbiamo invece di voler sempre andare oltre ai nostri limiti?

 

Fonti: Eaaci, Accademia Europea di Allergia e Immunologia Clinica, “Alimenti a salute” di Matteo Giannattasio.

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