Andrea Cassarà: una dieta olimpionica – Scopriamo qual è il rapporto tra il campione olimpionico Andrea Cassarà, il cibo e la cucina.

Andrea Cassarà: una dieta olimpionica - Cucina Semplicemente

Andrea Cassarà: una dieta olimpionica – Cucina Semplicemente – Fotografia di Andrea Cassarà

Bresciano, classe 1984, oro ai Giochi Olimpici di Atene (2004) e di Londra (2012), Andrea Cassarà è uno degli elementi più validi e più noti della nostra Nazionale di Scherma: uomo determinato e molto concentrato sul suo impegno agonistico, ha trovato un po’ di tempo tra i suoi mille impegni e ci ha concesso un’intervista per parlarci del suo rapporto col cibo e con la cucina.

CS Quanto influisce l’alimentazione sulle tue prestazioni sportive?
AC Sicuramente molto, la dieta è un fattore imprescindibile per qualsiasi atleta, i risultati si vedono grazie al talento, alla disciplina, alla costanza nell’allenamento e senza dubbio anche grazie al regime alimentare. Col passare degli anni, il fattore dieta, per un atleta diventa sempre più importante ed è impensabile non tenerlo in considerazione.

CS Parliamo spesso di dieta dei campioni, ma nello specifico qual è il tuo regime alimentare?
AC Diciamo che la base del mio regime è senza dubbio la dieta mediterranea, molta verdura, molta frutta e frutta secca, yogurt, carne solo bianca, anzi quasi esclusivamente di pollo e ovviamente non mancano il pesce e gli hamburger di soia, non mangio quasi mai né pane, né pasta. Col tempo ho imparato a organizzarmi, quindi ormai è tutto più semplice rispetto a quando avevo 15 o 16 anni.

Andrea Cassarà: una dieta olimpionica - Cucina Semplicemente

Andrea Cassarà: una dieta olimpionica – Cucina Semplicemente – Fotografia di Andrea Cassarà

CS Ti è concesso sgarrare ogni tanto?
AC Certamente, una volta alla settimana mi regalo una pizza con una buona birra e un gelato, ovviamente mai superalcolici né merendine, che non sarebbero coerenti con l’attività agonistica e i duri e lunghi allenamenti.

CS Esiste una stagionalità nella tua alimentazione oppure si diversifica solo in base all’approssimarsi degli impegni agonistici?
AC La stagionalità esiste solo in base alla frutta e alla verdura di stagione che mangio, per il resto direi che essendo già molto varia e completa non ho necessità di apportare sostanziali cambiamenti al mio regime alimentare in prossimità delle gare. In generale preferisco guardare alla qualità di ciò che mangio invece che alla quantità.

CS La domanda più classica: a cosa ti è impossibile rinunciare?
AC Probabilmente non potrei mai rinunciare al gelato di cui ti parlavo poco fa e al caffè che bevo a litri.

Andrea Cassarà: una dieta olimpionica - Cucina Semplicemente

Andrea Cassarà: una dieta olimpionica – Cucina Semplicemente – Fotografia di Andrea Cassarà

CS Cosa ne pensi del binomio regime vegetariano e sport? A tuo avviso sono compatibili?
AC Non fa per me, benché la mia dieta non contenga molta carne, non potrei mai farne a meno e francamente non lo troverei giusto, pur rispettando chi ha fatto una scelta vegetariana o più estrema come il veganesimo ritengo che il miglior regime alimentare sia la dieta mediterranea, è equilibrata, contiene tutto ed è estremamente duttile e adattabile al mutare delle necessità.

CS Che consiglio alimentare ti senti di dare al genitore di un bambino che inizia a praticare la scherma?
AC Fate mangiare loro un po’ di tutto, soprattutto frutta e verdura di stagione, ma eliminate bevande gassate, merendine e il cibo spazzatura, quelle cose fanno malissimo.

CS Tu e la cucina che tipo di rapporto avete?
AC Adoro mangiare, il cibo è una vera passione, ma cucinare non è proprio il mio forte: meglio stare a tavola che ai fornelli!

 

Lorenzo Del Pietro

 

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