L’Arca del Gusto: speciale Salone del Gusto 2014

L’Arca del Gusto: speciale Salone del Gusto e Terra madre 2014 – Continua il nostro viaggio fra le novità del Salone del Gusto di Torino 2014, questa volta a bordo di un’arca. Tra i numerosi progetti esposti, colpisce il fascino senza tempo dell’Arca del Gusto.

Al centro del padiglione Terra Madre del Salone del Gusto di Torino 2014, l’installazione di un’arca: la vera e propria ricostruzione di uno scrigno di tradizioni con travi di legno e casellari di prodotti da tutto il mondo. Una volta saliti a bordo, si possono scoprire i prodotti tradizionali di tutte le etnie, divisi e catalogati per nome e provenienza. Solo uno sguardo al tavolo espositore e già dall’insieme di colori si deduce la ricchezza della terra in questione: la friabilità del Sud America, la prosperità dell’Africa, la familiarità dell’Italia.

Arca del Gusto è un progetto di Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS, organo coordinatore dei numerosi progetti a sostegno di Terra Madre, che funge da supporto tecnico ed economico. Operante in oltre 50 paesi, la fondazione coinvolge circa 10 000 piccoli produttori, promuove un’agricoltura sostenibile e s’impegna per la difesa della biodiversità, specialmente nei Paesi del Sud del Mondo, valorizzando le comunità locali.

Cosa fa concretamente Arca del gusto? Si occupa di conoscere e registrare i prodotti appartenenti alla cultura, alla storia e alle tradizioni di tutto il pianeta. Un vero e proprio patrimonio eno-gastronomico mondiale, che include frutta, verdura, animali, formaggi, dolci, pani, salumi e molto altro.
L’Arca del gusto segnala l’esistenza di questi prodotti, denunciandone il rischio della scomparsa. Lo scopo è quello di diffonderli e renderli noti ai consumatori, invitati ad acquistarli, mangiarli o semplicemente sostenerli, per salvaguardarne l’identità.

Proprio in occasione del Salone del Gusto di Torino del 1996, nacque Arca del Gusto. Oggi funziona grazie ad una Commissione Internazionale che integra i criteri di selezione delle varie commissioni nazionali e seleziona prodotti in quei Paesi dove non esistono organi adibiti. Si tratta di un catalogo vivo, che al momento conta 2015 prodotti bordo. Per segnalare un prodotto basta andare sul sito e compilare la scheda di segnalazione dove vengono descritti la storia, le caratteristiche, i legami e l’identità del prodotto in questione.

La risonanza del Salone ha fatto in modo che non mancassero le polemiche riguardo al progetto, o, preferibilmente, delle critiche costruttive di un’opinione pubblica a cui stanno a cuore i piccoli produttori.

Pur costituendo un catalizzatore di attenzione e risonanza per i piccoli produttori, l’arca non costituisce un intermediario tra il consumatore e i produttori locali, intenzionati a far conoscere il proprio prodotto. Certamente custodisce delle preziose informazioni per il patrimonio alimentare umano, ma si tratta pur sempre di un grande database statico ed economicamente passivo.

Agli occhi di un progetto ambizioso, si cerca sempre di sottolinearne i difetti, appunto per farne crescere l’ambizione e le potenzialità. Intanto, un grazie di cuore all’Arca, per il suo impegno nella protezione delle radici culinarie dei popoli di tutto il mondo.

 

Mirella Prandelli