È ormai risaputo che in cucina la cromoterapia, anche nel campo degli ortaggi e della frutta, è un fattore importante non solo esteticamente ma per quanto riguarda le sostanze nutritive in essi contenute.

cibi colorati in cucina

Abbiamo parlato delle straordinarie proprietà dei cibi bianchi, e oggi ci occuperemo dei cibi più colorati.

Ma cos’è che conferisce ai vegetali la loro caratteristica pigmentazione?

I responsabili sono i flavonoidi  e le proantiocianidine, sostanze cui si deve la colorazione ad esempio di uva, frutti rossi, vino e agrumi, e che sono associati a minore probabilità di varie forme di cancro.

Ma gli alimenti contenenti flavonoidi sono molti: anche soia, tè, mele e frutta secca ne sono ricchi.

Lo studio è stato condotto  dai ricercatori dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano che, in un articolo sulla rivista Nutrition and Cancer, riassumono i risultati di studi condotti su un totale di oltre 26mila persone.

Attraverso la raccolta e l’analisi dei risultati di vari studi multicentrici che, negli anni, hanno coinvolto circa 10mila pazienti affetti da tumore e 16mila casi-controllo, i ricercatori, hanno confrontato le probabilità di sviluppare un cancro con il consumo di alimenti che contengono flavonoidi e proantocianidine, da tempo noti come responsabili della colorazione di molti frutti e ortaggi e da alcuni anni posti al centro degli studi dei ricercatori per la loro attività protettiva nei confronti di varie patologie.

Ma cosa sono questi fantomatici flavonoidi?

“I flavonoidi sono in realtà un insieme di oltre 5mila sostanze che hanno in comune una stessa struttura chimica” dice Carlo La Vecchia, capo del Dipartimento di Epidemiologia dell’Istituto Mario Negri e professore di Epidemiologia all’Università di Milano “Sono composti alimentari presenti in micro quantità nei cibi, non hanno funzioni nutritive e una loro carenza, tanto per intenderci, non causa i problemi che causa per esempio una mancanza di vitamine. Però hanno effetti biologici rilevanti e per questo sono studiati con attenzione da alcuni anni, da quando cioè siamo in grado di rilevarne presenza e quantità negli alimenti. Abbiamo esaminato 78 alimenti o gruppi di alimenti. Ciascuno è stato catalogato tramite una banca dati, che contiene correlazioni fra varie sostanze alimentari e nutrienti o micronutrienti. È la prova che le persone con la loro dieta quotidiana possono contribuire a modificare il rischio di ammalarsi di tumore. Il consiglio pratico? Quello forse più banale: mantenere una dieta ricca di vegetali”.

 

Fonte: Nutrition and Cancer.

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