La cucina di benessere non è solo una filosofia è un modo di vivere.

Luca Barbieri è sopratutto un amico di persone che molto spesso si trovano in difficoltà. Luca non è un medico ne si sostituisce con consigli di carattere medicale ai nostri lettori, è uno chef che aiuta con formule e ricette per una cucina di benessere. Per la maggior parte si tratta di formule che abbiamo già pubblicato ma in questo caso accogliamo la richiesta di Luca perché è stato contattato da una persona che ha problemi con il figlio piccolo affetto da nefropatia.

La cucina è la medicina del cuore, cura le nostre mal disposizioni verso la vita e molte volte aiuta chi deve mettersi a dieta per volontà non sua. L’articolo è l’anticipazione di un articolo medico/scientifico sul rapporto nefropatie e cucina di prossima pubblicazione.

TORTA AL COCCO - Cucina semplicementeUn sorriso per una vita di benessere

“Rispondere a centinaia di mail e rispondere alle altrettante telefonate di persone che ti chiedono consigli su “qualche ricetta da poter proporre, senza fare le stesse cose”, porta anche a prendere degli spunti al fine di creare delle preparazioni “su misura” per coloro che convivono con importanti patologie.

Non potei dunque sottrarmi a questo dovere quando, circa due anni or sono, la Madre di un bambino colpito da nefropatia mi contattò telefonicamente.

Ho un rapporto stupendo  e conosco tante persone, spesso ci si ritrova per conoscersi di persona,nascono molte amicizie che cerco di coltivare e tenere vive.

Ho bisogno per svolgere al meglio il mio lavoro dei suggerimenti delle persone, loro sono la vera bussola per trovare la giusta strada.

Tornando alla mamma appena citata, dopo averla ascoltata attentamente, mi sono reso conto di quanto fosse ben difficile cucinare per un bambino, ma anche per una persona adulta, colpite da nefropatia; conoscevo questa patologia avevo già sperimentato qualche preparazione.

Mamma con bambino, dieta e amorePasta fresca, dieta per nefropatici

Durante la settimana successiva nel mio laboratorio di cucina, feci pervenire una serie di preparati,di “sfarinati” aproteici, cominciando così a sviluppare le preparazioni di base ovvero: pane, pasta, focaccia pizza, torte.

La difficoltà maggiore non consisteva nel calibrare le grammature per realizzare le ricette, ma a conferire ai prodotti una palatabilità “accettabile”, il gusto delle “farine apt”non è per natura molto gradevole, sono composte da amidi puri, riporto approssimativamente quanto alcuni contenuti negli stessi:

quantità di Glutine : < 10 mg/Kg

quantità in Proteine : < 0.32%

quantità in Sodio : < 0.03%

ho così optato, per alcune preparazioni, di utilizzare le erbe aromatiche e le spezie, sfruttando in questo modo, anche il loro potere antiossidante, dando a loro un’identità, non un surrogato “simile a quelli convenzionali”.

Chi mi segue sa  come la penso, l’importante è creare una filosofia culinaria vera e propria, dedicata al regime dietetici speciale per la quale la si crea, non rientra nel mio stile e sicuramente anche in quello dei miei colleghi creare surrogati.

Addirittura ho applicato alcune tecniche di cottura delle paste in modo “diretto” ovvero: direttamente in padella, una tecnica che mi ha insegnato un collega che ritengo il primo pastaio al mondo.

La redazione allegherà delle fotografie tratte dal mio book fotografico di sperimentazione, divulgherò le ricette, che per altro ho già applicato per fortuna con successo, durante una particolare occasione poiché, tra non molto, verrà presentato in maniera ufficiale, un programma unico ed innovativo, completamente validato dalla Scienza della Nutrizione e della Tecnologia Alimentare.

PANE A COTTURACucina e famiglia - Cucina semplicemente

Anche in questo caso, le preparazioni sono bilanciate e supportate dalle apposite schede nutrizionali corrette dal punto di vista medico. (Articolo in preparazione)

Ma non posso, per accordi ufficiali e registrati andare oltre, anticipo, a chi interessa, che tante persone che devono alimentarsi seguendo un regime dietetico speciale, non dovranno più affrontare problematiche legate alla scelta ed alla corretta trasformazione degli alimenti.

Un lavoro lungo 14 anni, ma ne è valsa la pena, ringraziando i Medici Nutrizionisti, Cattedrati Universitari che hanno partecipato.

Mi permetto di mandare un abbraccio alla mamma che mi ha dato ulteriori spunti per continuare il mio lavoro, al suo Piccolo al quale và spesso il mio pensiero, ed a tutti coloro che devono convivere con questa patologia.

Alcuni li sento e, possibilmente, li vedo; ai nuovi amici: benvenuti, come al solito e con piacere coglierò i consigli.”.

A presto

Luca Barbieri

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