La Dieta Mediterranea (patrimonio dell’UNESCO), è una delle più conosciute non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo. Con il termine “dieta”, ci si riferisce all’etimo greco “stile di vita”.

La dieta mediterranea viene perciò intesa in questo senso; essa infatti è molto più un’insieme di regole alimentari: si fonda innanzitutto nel rispetto del territorio e sulla biodiversità; garantisce non solo la conservazione di quelle attività tradizionali e dei mestieri collegati ad esempio alla pesca e all’agricoltura nei paesi del Mediterraneo, ma ne favorisce anche lo sviluppo, senza dimenticare poi, l’importanza che essa ha nell’interazione sociale tra la popolazione.

Dieta mediterranea e i cereali - Cucina Semplicemente

L’insieme delle conoscenze, delle pratiche delle varie tradizioni, la trasformazione del cibo, e la sua conservazione, caratterizzano il modello nutrizionale della dieta, rimasto costante e invariato durante il corso del tempo.
La Dieta Mediterranea si è sviluppata in base ai modelli alimentari tradizionali di tre paesi europei e uno africano del bacino del mediterraneo, nello specifico l’Italia, la Grecia, la Spagna e il Marocco.

La ricerca e la scoperta della dieta mediterranea risale a molto tempo fa, e ancora oggi le ricerche procedono.
Verso la prima metà del ‘900, Lorenzo Piroddi, studioso ligure, analizzò le connessioni che c’erano tra le abitudini alimentari e le varie malattie del ricambio (diabete, bulimia, obesità). Per curare i suoi malati Piroddi elaborò quella che era una prima versione della Dieta Mediterranea. Questa limitava il consumo di grassi animali, privilegiando invece, al posto di questi, quelli vegetali.

Ancel Keys, biologo e fisiologo statunitense, esperto di epidemiologia e nutrizionista alla School of Public Health dell’Università del Minnesota, cominciò a dare visibilità a questa “dieta mediterranea”, e gli diede una dignità medica e scientifica, codificandone le caratteristiche. Approfondì in particolare la relazione fra l’alimentazione e le malattie cardiovascolari.

Nei suoi studi aveva notato una bassissima incidenza di malattie delle coronarie presso gli abitanti di Nicotera e dell’isola di Creta, nonostante il grande consumo di grassi vegetali dati dall’olio d’oliva. Cominciò così a pensare che questa cosa poteva essere attribuita al tipo di alimentazione caratteristico dell’area geografica. Da questa osservazione prese il via la sua indagine estesa su vari paesi, chiamata “Seven Countries Study” (che significa appunto “studio dei sette paesi”, ovvero: Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia, che metteva a fuoco la relazione tra alimentazione dei paesi mediterranei e le statistiche sulle patologie dell’apparato cardiocircolatorio, e i cui studi sono stati pubblicati nel settembre 1969) , questa portò ad un risultato che non lasciava dubbi: la mortalità per infarto era molto più bassa nei paesi mediterranei, rispetto ad altri paesi, come ad esempio la Finlandia, dove il consumo di grassi saturi (burro, strutto, latte e suoi derivati, carni rosse) era maggiore.

Lo studio dunque, considerato una pietra miliare della scienza della nutrizione, riuscì a dimostrare che la causa delle migliori condizioni di salute dei cittadini dei paesi mediterranei, soprattutto per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, era proprio l’alimentazione.
Keys studiando i componenti e le abitudini alimentari di questi paesi, riuscì a rendere riuscì a rendere popolare la Dieta Mediterranea, cercando attraverso la sponsorizzazione di questo stile di vita, di migliorare le condizioni generali della popolazione.  Altri studiosi che presero parte alla ricerca, continuarono i loro studi in altri luoghi.

Keys visse in Italia per parecchi anni (nel 2004, gli è stata anche donata la Medaglia al merito alla salute pubblica dello Stato Italiano) nello specifico a Pioppi, frazione di Pollitica, comune di Cilento, avendo così l’occasione di proseguire i suoi studi su questo tipo di alimentazione, e di analizzare gli effetti benefici della dieta locale sulla salute delle persone del luogo. A Pioppi è stata fondata “l’Associazione per la Dieta Mediterranea: alimentazione e stile di vita” .

Nel 2009 è stato organizzato dall’associazione un Convegno, con la guida dello scienziato e cardiologo americano, Prof. Jeremiah Stamler, collaboratore di Ancel Keys. Convegno al quale hanno partecipato molti scienziati, che hanno firmato un documento che attesta l’effettiva connessione tra Pioppi e la Dieta Mediterranea,  facendo diventare così Pioppi capitale Mondiale della Dieta Mediterranea.

Questo convegno e altre iniziative hanno dato la possibilità di diffondere questo stile di vita “mediterraneo”.
Molti sono gli studi scientifici sugli effetti della Dieta e i suoi elementi; tuttavia, è necessario approfondire la conoscenza sulle abitudini alimentari dei popoli del bacino del Mediterraneo, come espressione culturale unica  rimasta pressoché immutata fino al boom economico degli anni ’50.

A cura di Laura Gatta.

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