Fico e autarchia – Durante la dittatura fascista venne introdotta l’autarchia, per cui non si doveva acquistare nulla dall’estero ed era ammesso solo ciò che proveniva dall’Italia o dalle colonie: quindi addio ai film americani o alla musica francese o ad alimenti provenienti dall’estero.
Sono incappato in un articolo trovato nel blog Questioni di Gusto in cui si parla proprio dell’autarchia in cucina e mi sono reso conto che oggigiorno abbiamo una sorta di neo-autarchia – per fortuna non dettata da un dittatore, ma dalla necessità di rispettare l’ambiente e di mangiare sano.
Sempre di più il senso civico ci porta a rispettare l’ambiente: oggi si definisce “coscienza green” e ci porta alla ricerca di prodotti definiti a km zero, una sorta di nuova autarchia con un obiettivo differente rispetto a quella fascista, ma pur sempre una forma di autarchia. Insomma, anche in cucina tutto torna e talvolta anche a fin di bene come in questo caso.
Ovviamente nessuno auspica al ritorno all’autarchia, che nel 2014 sarebbe, ancor più che negli anni 30, pura follia, ma un occhio più attento al nostro ambiente è sempre assai gradito: prodotti di stagione, la riscoperta dei prodotti locali, un uso più attento della plastica: insomma non facciamo arrivare i fichi dall’altra parte del mondo a dicembre mangiamo la frutta di stagione, male non ci farà!
Lorenzo Del Pietro
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