Gluten Free: il riso fa bene e disintossica – Il glutine è una proteina presente nel frumento e in altri cereali e, negli ultimi anni, oltre ai casi di celiachia diagnosticati, ha fatto registrare un forte aumento di allergie e intolleranze. Per acquistare prodotti idonei ad una dieta senza glutine, può essere utile saper riconoscere il marchio Gluten Free. Si tratta del logo “Spiga Barrata”, un marchio registrato di proprietà delle associazioni dei pazienti celiaci e rappresenta per il consumatore celiaco la massima garanzia di sicurezza per la propria dieta.

Gluten Free: il riso fa bene e disintossica

In Italia questo marchio viene rilasciato alle aziende da Spiga Barrata Service, un’impresa sociale del gruppo AIC che gestisce la concessione del logo. Un recente sondaggio ha confermato che per i consumatori celiaci il marchio rappresenta una vera e propria garanzia, un indicatore decisivo di qualità e sicurezza, di grande aiuto nelle scelte alimentari. I criteri per utilizzare il marchio sono molto precisi e riguardano diverse fasi di produzione quali ingredientistica, procedure di controllo per materie prime e fornitori e sanificazione. Tuttavia, quando badare ai marchi e alla lista degli ingredienti diventa uno stress, conviene aprire i propri orizzonti culinari. È noto che i cereali che contengono glutine sono molteplici: frumento, farro, avena, segale, spelta, orzo e per quanto riguarda i prodotti di importazione, kamut, triticale, bulgur e cous cous.

Vediamo ora quali sono i cereali gluten free: riso, mais, grano saraceno, miglio, amaranto e quinoa. Di questi, alcuni sono poco conosciuti e molte persone non sanno come cucinarli. Eppure, ce ne sono altri, più noti, appetitosi e nutrienti.

Prendiamo il riso ad esempio, uno dei migliori alleati per la celiachia: si tratta dell’alimento gluten free più consumato al mondo ed è coltivato praticamente ovunque. La sua conoscenza risale a circa 5000 anni fa, tanto che i suoi impieghi culinari precedono quelli del frumento. È un cereale originario dell’Asia, dove fu coltivato da arabi, armeni, copti e siri fin dapprima dell’inizio dell’Era Cristiana; per poi essere diffuso in tutta l’Europa.

Bisognoso di molta acqua e di un clima umido, il riso contiene soprattutto amido che, similmente al glutine, produce un effetto collante, senza però sviluppare alcun tipo di intolleranza. Esistono diverse specie di riso, la più comune è la Oryza Sativa, pianta erbacea della famiglia delle graminacee con ulteriori sottospecie:  indica, japonica e javanicaQuesto alimento costituisce la base dell’alimentazione di Cina, Giappone, Indocina, Siam e India. Più importante, il riso fa bene e disintossica: è un cibo rinfrescante, disintossicante e astringente. Le sue proteine verdi, povere di tossine, sono diuretiche per chi soffre di malattie renali e sono molto benefiche anche per ipertensione, cardiopatie, edemi e cirrosi epatiche. Infine, grazie alla sua alta digeribilità, il riso non affatica lo stomaco ed è quindi  molto adatto per rimettersi in attività subito dopo i pasti.

Mirella Prandelli

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