Intolleranza al lattosio: il giro del mondo per percentuali – Ecco la mappa dell’intolleranza al lattosio nel mondo.

Tra le numerose ricerche sull’intolleranza al latte, una emerge particolarmente: i dati sulla produzione di lattasi da parte della popolazione mondiale, raccolti sulla base di un criterio geografico. Abbiamo già detto negli articoli precedenti che alcune etnie sono più portate alla produzione di enzimi per digerire lattosio, rispetto ad altre. Questa teoria è confermata dall’omogeneità delle percentuali di intolleranza al latte per Paese, classificate per fascia geografica latitudinale.

Intolleranza al lattosio: il giro del mondo per percentuali - Cucina Semplicemente

Intolleranza al lattosio: il giro del mondo per percentuali – Cucina Semplicemente

La capacità di digerire il latte è molto sviluppata soprattutto nella maggior parte degli abitanti dell’Europa del Nord e in alcuni popoli del mediterraneo. Sono invece lattosio-intolleranti molti gruppi asiatici, africani e nativi americani. In Italia, l’intolleranza congenita diagnosticata è oggettivamente rara, con una o due centinaia di casi in tutta la nazione. Secondariamente, è da sottolineare, al di là della localizzazione geografica, che vi è una progressiva perdita di efficienza dell’enzima nell’individuo in modo congruente con l’avvicinarsi dell’età adulta. Questo conferma in parte gli approcci secondo i quali, l’enzima lattasi, che scompone il lattosio nei due zuccheri semplici glucosio e galattosio, sia presente nell’uomo solo durante lo svezzamento.

La Verein für Lactoseintoleranz, associazione tedesca che si occupa di condurre ricerche riguardo all’intolleranza al lattosio, ha pubblicato sul Die Zeit, quotidiano nazionale tedesco, una cartina che illustra la distribuzione globale dell’intolleranza al latte. Partendo dall’emisfero settentrionale e scendendo verso il basso, possiamo notare un sostenuto crescendo di percentuali di intolleranza sul totale delle popolazioni per area geografica. Nella fascia più a nord, troviamo che la percentuale di intolleranza al lattosio va dallo 0 al 20% in Europa Settentrionale e Stati Uniti d’America. Salendo ad una percentuale del 40%, seguono in ordine crescente Canada, Russia e Asia settentrionale. La fascia centrale del globo, che include Centro America e Paesi Mediterranei, raggiunge una percentuale del 60%. La parte nord di Sudamerica e Africa, insieme ai paesi che collegano Arabia Saudita e India, vede ben il 60% della popolazione che soffre di incapacità della digestione al latte. Infine, il primo posto della classifica dei casi di intolleranza al lattosio, con una percentuale dell’80% sulla popolazione totale, è occupato da Cina, Indocina, Oceania, Sudamerica e Africa Meridionale.

Pare dunque trattarsi di una questione di selezione evolutiva, come direbbe Charles Darwin: nelle etnie che si nutrivano prevalentemente di latte, dedicandosi all’allevamento e alla pastorizia, dove il latte e i suoi derivati costituivano alimenti tradizionali, si è tramandata una forte tendenza evolutiva che ha selezionato le mutazioni genetiche affini alla digestione del latte.

Questa analisi conferma l’epidemiologia diffusa, sostenuta da diversi centri di ricerca, ma naturalmente si tratta di una visione globale relativa alla maldigestione di lattosio: è priorità dell’individuo ascoltare e osservare il proprio corpo e, nel caso in cui si riscontrino disturbi gastroenterici che insorgono successivamente al consumo di lattasi, prenotare una visita presso i centri specializzati.

 

Mirella Prandelli

 

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