Il lattosio: un problema per molte persone!
L’intolleranza al lattosio si verifica in caso di deficienza dell’enzima lattasi, la cui funzione consiste nello scindere il lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte. Nei casi di carenza di lattasi dunque, il lattosio non viene scomposto in galattosio e glucosio e quindi non digerito. Se non digerito, il lattosio rimane bloccato nell’intestino crasso dove è fermentato dalla flora batterica intestinale con una conseguente eccessiva produzione di gas.
Attenzione al lattosio nascosto!
Il latte è presente nella maggior parte dei prodotti industriali: dalle merendine, fino ad alcuni tipi di pasta, passando per biscotti, cioccolata, brioches, dolci, torte ma anche in molti altri insospettabili. In caso di intolleranza dunque, è bene evitare tali alimenti, per di più senza troppi sacrifici. Come abbiamo già sottolineato in precedenza, il latte animale può facilmente essere sostituito con altri prodotti di origine vegetale. Dopo aver approfondito le proprietà del latte di soia, oggi analizzeremo quelle del latte di mandorle!
Una bevanda tipicamente italiana
Il latte di mandorle è una bevanda liquida, originaria dell’Italia meridionale. In passato veniva prodotto nei monasteri in Sicilia e, successivamente, si diffuse in tutta la penisola, anche se viene utilizzato in particolar modo nelle regioni di Calabria, Puglia, Basilicata e Campania. Addirittura, il latte di mandorle è incluso nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali della Puglia.
Nacque nei monasteri nel Medioevo, grazie al fatto che era prodotto dal frutto di una pianta e dunque particolarmente adatto nei momenti di digiuno o astinenza previsti dalla chiesa cattolica. Inoltre, è ritenuto un latte molto usato nella cultura musulmana in rapporto al latte di mucca: quest’ultimo infatti ha un periodo di conservazione molto breve e dunque era soprattutto impiegato nella produzione di beni caseari più durevoli, come formaggi o altri derivati.
Questa bevanda è il risultato dell’infusione a freddo e della spremitura in acqua delle mandorle tritate. Grazie alle sue proprietà dissetanti si serve specialmente in estate, in particolare come ingrediente per alcune ricette fresche tipiche meridionali, come ad esempio granita, caffè in ghiaccio, soft drink e dolci vari.
Ricchissimo di calcio
È definito latte solo per il suo colore biancastro, dal momento che la sua composizione chimica non ricorda nemmeno vagamente quella del latte vaccino. Anzi, gli esperti insistono nel chiarire che non si tratta di un pieno sostituto del latte tradizionale. Si tratta di una bevanda vegetale estremamente ricca di calcio.
Contiene sali minerali, fibre e acidi grassi essenziali, che contribuiscono al buon funzionamento degli apparati digerente e circolatorio. L’energia apportata dal suo consumo deriva dai glucidi semplici, sostanze utilizzate nella sua preparazione. Inoltre, il latte di mandorla apporta una discreta qualità nutrizionale ed è caratterizzato da proprietà antiossidanti.
Mandorle e acqua: fatelo anche a casa!
Un altro punto a suo favore non indifferente: il latte di mandorle può essere facilmente preparato in casa, anche in poco tempo, ed è anzi auspicabile auto-produrlo, dal momento che il latte di mandorla in commercio è molto più zuccherato del dovuto. La ricetta per la sua preparazione è declinata in mille modi diversi, a seconda dei gusti e del grado di difficoltà. Gli ingredienti principali tuttavia sono mandorle e acqua.
Dopo aver tenuto le mandorle in ammollo per almeno mezz’ora, scolare le mandorle e tenere da parte l’acqua derivata. A questo punto, non resta che tritare finemente le mandorle mentre si aggiunge a filo l’acqua rimasta insieme a dell’acqua pulita. Infine, scolare il liquido in una bottiglia. Con la restante polpa di mandorle, si possono rendere torte e biscotti ancora più sfiziosi!
Ricordatevi sempre di scegliere prodotti provenienti da colture biologiche, è un fattore importante per la vostra salute e per l’ambiente, accertatevene anche se acquistate il latte di mandorle al supermercato.
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