Latticini e malattie: correlazioni – La maggior parte della popolazione mondiale, inclusi i vegetariani, continua a consumare prodotti caseari e, dato ancor più preoccupante, alcuni governi insistono nel promuoverli. Intanto le più recenti ricerche scientifiche si concentrano sulle prove che potrebbero dare conferma ai rischi sulla salute derivanti dal loro consumo.

Latticini e malattie - Cucina Semplicemente - Origine foto: www.alimentazioneinequilibrio.it

Latticini e malattie – Cucina Semplicemente – Origine foto: www.alimentazioneinequilibrio.it

La diatriba sul latte e i suoi effetti sulla salute non sembra trovare un punto di incontro. Se da una parte, le istituzioni indicano il latte come un alimento dalle grandi proprietà benefiche per il corpo, i più aggiornati studi ne sottolineano i risvolti negativi. Il latte fa bene o fa male? Pare non esista domanda più complessa al giorno d’oggi e basta verificarlo con una semplice ricerca su google. La questione è inoltre influenzata dal conflitto di interessi sulla sospetta connivenza tra le multinazionali casearie e i governi dei due Paesi che ospitano le più grandi industrie di latte al mondo, USA e Cina.

Mentre gli istituti di ricerca più autorevoli si preoccupano di dimostrare l’eventuale nesso tra consumo di latte e potenziali rischi per la salute umana, il Physicians Committee for Responsible Medicine, pubblica alcune stime in quest’ultimo ottobre 2014, di cui vi forniamo una sintesi.

Le ossa

Vero che il calcio è un componente essenziale per la salute delle nostre ossa: il loro continuo rimodellarsi esige un ricambio di calcio periodico. Tuttavia, è stato dimostrato che introdurre nel corpo più di 600 milligrammi di calcio al giorno non fa la differenza per l’integrità dell’apparato scheletrico. Le ricerche attestano dunque che il consumo di prodotti caseari ha un impatto pressoché nullo in termini di calcio: dopo lo studio del 2005 di Pediatrics, il più recente esperimento su 72.000 donne dell’Harvard Nurses Health Study conferma che non esiste una relazione positiva tra un elevato consumo di latte e la diminuzione del rischio di fratture. Il rischio di osteoporosi può essere ridotto riducendo il sodio nella dieta, aumentando le dosi di frutta e verdura, specialmente broccoli e cavoli (ad elevato contenuto di calcio) e facendo regolare attività fisica.

Grassi e malattie cardiovascolari

Un quotidiano consumo di prodotti caseari in più momenti della giornata, che può includere latte, formaggio, gelati, burro e yogurt, corrisponde ad un significativo aumento di colesterolo e grassi saturi. Questi ultimi sono tra i principali fattori per l’aumento del rischio di attacco di cuore. Una dieta povera di grassi e ricca di vegetali che evita i latticini, insieme alla regolare attività fisica, e alla diminuzione di stress, fumo e alcol è una buona combinazione che aiuta a prevenire attivamente il rischio di malattie cardiache.

Cancro

Due importanti esperimenti negli ultimi anni hanno evidenziato una correlazione tra il consumo di prodotti caseifici e il cancro alla prostata. Anche se non esistono conclusioni attendibili sulla diretta relazione causa-effetto tra latte/derivati e rischio di cancro, il Physicians Helath Study ha controllato circa 22.000 pazienti per 28 anni e ha sottolineato che il rischio di contrarre cancro alla prostata aumenta di ben quattro volte, in seguito all’osservazione di due gruppi di pazienti, uno dei quali consumava circa 2,5 porzioni di latte o derivati al giorno, contro lo 0,5 dell’altro gruppo.

Non è saggio, per il momento, fomentare allarmismi, né ostinarsi nella dietrologia boicottatrice nei confronti delle industrie casearie. Tuttavia, sempre più dati confermano gli impatti negativi del regolare consumo di latte e derivati ed è consigliabile cambiare il proprio stile di vita verso un consumo critico e moderato dei prodotti caseari.

 

Mirella Prandelli

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