Al Fuorisalone – l’evento collaterale al Salone Internazionale del Mobile di Milano – il grano antico monococco Shebar incontra l’Associazione Maestro Martino di Milano con la collaborazione dello chef Giovanni Priolo. La cultura culinaria di benessere e la cucina d’autore iniziano un dialogo importante nell’ambito dell’enogastronomia italiana.

L’Assciazione Maestro Martino è presente in questi giorni al Fuorisalone, l’evento milanese collaterale al Salone Internazionale del Mobile. Nella giornata di mercoledi 18 aprile l’Associazione ha collaborato con la FIC – Federazione Italiana Cuochi – ed in particolare con lo chef Giovanni Priolo, dell’Osteria Latenasca. Durante questo incontro l’Associazione ha avuto modo di conoscere il monococco Shebar – Monococco della Pianura Bresciana. Shebar è un grano molto antico, riscoperto recentemente e coltivato nel paese di Cigole. Come conferma Simona Sansonetti – una delle fondatrici dell’Associazione Maestro Martino – il monococco Shebar è stata una bella sorpresa e rappresenta un argomento di sicuro interesse per l’Associazione. Inoltre la possibilità di degustare subito il prodotto – cucinato dallo chef Giovanni Priolo – ha permesso di appurare quanto detto in precedenza sulle carettiristiche nutrizionali e organolettiche del cereale. Solo commenti positivi per Shebar – il monococco della Pianura Bresciana.

L’Associazione Maestro Martino nasce nel dicembre 2011 con l’obiettivo di riqualificare l’agroalimentare lombardo – in vista dell’Expo 2015 – attraverso la riscoperta di un antico libro di cucina, il De Arte Coquinaria scritto da Martino De Rossi alias Maestro Martino tra il 1450 e il 1467. La sfida che questa Associazione si propone di vincere è quella di rendere compatibili due idee tra loro lontane: il recupero del territorio con le sue cascine e la valorizzazione della Cucina d’Autore. In questo caso la Cucina d’Autore si propone di reinterpretare in modo innovatino l’insieme delle tradizione alle quali si vuole dar risalto. Lo Chef Carlo Cracco, ispirato dai tre esemplari del De Arte Coquinaria, reinterpreta le ricette del cuoco lombardo Maestro Martino da Como, creando dei piatti che permettono al commensale di fare un viaggio multisensoriale nella cucina italiana.
Per quanto riguarda la presenza dell’agroalimentare al Fuorisalone, Simona Sansonetti ha sottolineato l’importanza di questa partecipazione, rimarcando che l’agroalimentare sarà presente anche nelle prossime edizioni.

Per chi si appresta a visitare il Salone Internazionale del Mobile il Fuorisalone rappresenta un’occasione unica e irripetibile per fare nuove esperienze, non solo nel settore immobiliare.

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