OKkio alla salute!

Hai mangiato? Hai fame? Ne vuoi ancora? Ti porto a fare merenda? Queste sono solo alcune delle classiche domande che mamme, zie e nonne rivolgono ai bambini. Tutti a preoccuparsi se il bambino ha mangiato abbastanza, ma nessuno che si preoccupa quando il bambino mangia troppo.

L’obesità̀ infantile è oggi una delle grandi emergenze sanitarie dei paesi ad alto sviluppo e l’Italia, purtroppo, si colloca tra i primi paesi in Europa per sovrappeso e obesità infantile. I risultati dell’indagine del 2014 del Sistema di sorveglianza OKkio alla Salute promosso dal Ministero della Salute-CCM (Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) relativi alla situazione nutrizionale dei bambini delle scuole primarie indicano che dal 2008 al 2014 sono diminuiti i bambini di 8-9 anni in sovrappeso oppure obesi.

In particolare, il 20,9% dei bambini di 8-9 anni è risultato in sovrappeso e il 9,8% obeso, con percentuali più̀ alte nelle regioni del Sud e del Centro Italia. Le cause dell’obesità infantile sono numerose: le principali sono alimentazione eccessiva ed errata sedentarietà.

Obesità infantile: l'educazione alla salute inizia da bambini!

Abitudini alimentari sbagliate

Dai dati 2014 dell’indagine del Sistema di sorveglianza OKkio alla Salute è emerso che nel giorno della rilevazione l’8% dei bambini aveva saltato la colazione e il 52% aveva fatto un merenda a elevata densità calorica. Inoltre, il 25% dei bambini che hanno partecipato alle rilevazioni non consumava giornalmente frutta e/o verdura. Si tratta di abitudini alimentari errate che possono favorire un aumento di peso nel bambino, soprattutto se queste abitudini sono concomitanti.

Fin da bambini è fondamentale seguire un’alimentazione equilibrata, in grado di fornire i macro e micronutrienti di cui l’organismo ha bisogno. Carboidrati, proteine, grassi, vitamine, minerali e acqua devono essere assunti giornalmente nelle quantità corrette, in modo tale da non assumerne in eccesso o in difetto.

Oltre all’equilibrio dei nutrienti, è importante anche la scelta degli alimenti: bibite, merendine e snack sono solo alcuni dei prodotti alimentari più consumati in età infantile. Sono prodotti dannosi, ad alta densità calorica e di scarsa qualità nutrizionale.

Un altro aspetto fondamentale dell’alimentazione del bambino è la distribuzione degli alimenti nell’arco della giornata. Così come l’adulto, anche il bambino dovrebbe consumare 5 pasti al giorno, suddividendo l’alimentazione giornaliera in colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena.

La colazione è fondamentale…

Dai dati riportati emerge quanto la colazione sia uno dei pasti più trascurati, quando in realtà è uno dei pasti più importanti della giornata. Saltare la colazione comporta il rallentamento del metabolismo, in quanto non ricevendo il carburante necessario per iniziare la giornata il vostro corpo rallenta le funzioni e si blocca, riducendo al massimo la spesa energetica.

È consigliato, quindi, fare colazione entro 30 minuti dal risveglio con prodotti freschi, di stagione e possibilmente biologici, ricchi di sostanze preziose per il metabolismo. Meglio evitare prodotti confezionati e industriali che contengono zuccheri aggiunti.

Ottime soluzioni per la prima colazione sono la frutta fresca, lo yogurt al naturale e le fette biscottate integrali con la marmellata 100% naturale, oppure anche una colazione salata con pane integrale tostato abbinato a bresaola o prosciutto cotto.

Attività fisica e sedentarietà

Tra i principali fattori di rischio non deve essere sottovalutato la ridotta attività fisica o la sedentarietà. L’esercizio fisico è di fondamentale importanza per il bambino che cresce, in quanto, contribuisce al corretto sviluppo della massa ossea e a ridistribuire le proporzioni tra massa magra e massa grassa. L’esercizio fisico, inoltre, mantiene il bambino attivo, limitando le attività sedentarie come lo stazionamento davanti alla televisione e l’uso eccessivo del computer.

Dai dati dell’indagine 2014, infatti, è emerso che:
il 16% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine;
il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana;
il 42% ha nella propria camera la TV;
il 35% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi più di 2 ore al giorno;
1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

Questi risultati sono preoccupanti e sottolineano la grave entità del problema. È evidente, quindi, che non sono solo le errate abitudini alimentari a favorire l’eccesso ponderale nel bambino.

Un altro dato preoccupante che è emerso dall’indagine del 2014 è che i genitori non percepiscono la reale entità del problema, al punto che il 75% delle madri dei bambini in sovrappeso e il 53% di quelli obesi pensano che la quantità̀ di cibo assunta dal proprio figlio sia giusta.

È chiaro, quindi, che l’educazione alla salute, alimentare e fisica, non deve coinvolgere solo i bambini ma anche le famiglie e coloro che si occupano del bambino, come nonni, zii o babysitter.

Il mio consiglio: guardate i vostri figli, non con gli occhi dell’amore, ma con occhi obiettivi… sono in sovrappeso o obesi? Aiutateli ad affrontare il loro futuro in forma! Pensate alle loro abitudini alimentari e cercate di migliorarle piano piano… qualche no e qualche rinuncia possono aiutarli a diventare adulti sani!

Ilaria Cancarini

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