La legge italiana definisce l’olio di oliva come il prodotto ottenuto dalla spremitura dei frutti di Olea europea (Famiglia Oleacee). È un alimento originario della tradizione agroalimentare Mediterranea, Italia e la Spagna sono tra le maggiori produttrici. L’olio extravergine di oliva, quello più pregiato rispetto ad altri oli comunque ricavati dalle olive ma con proprietà organolettiche e dietetiche diverse, appartenenti ad altre categorie merceologiche, si distingue per il metodo di estrazione effettuata con spremitura meccanica. Ha un elevato valore economico e non a caso, spesso e volentieri è sottoposto a sofisticazioni e adulterazioni.

Proprietà

L’olio extravergine di oliva è considerato tra i migliori oli da condimento utilizzabili in grado di moderare i livelli di LDL e VLDL, di ridurre la pressione arteriosa e la viscosità ematica con evidenti benefici su tutto l’apparato cardiovascolare e la prevenzione delle relative patologie. Sicuramente è molto importante la porzione insaponificabile presente nell’olio di oliva, contenente idrocarburi (squalene), clorofilla, fitosteroli, fosfolipidi, carotenoidi (betacarotene), vitamina E (almeno 15 mg per 100 grammi d’olio) e vari composti fenolici che conferiscono all’olio un’eccellente protezione dai fenomeni ossidativi.

L'olio extravergine di oliva

Presenti anche numerosi e ancora non ben identificati composti aromatici responsabili dell’inconfondibile aroma e gusto dell’olio, sicuramente in grado di migliorare i processi digestivi ed esercitare un’azione protettiva nei confronti del fegato.

In effetti, dal punto di vista della digeribilità:
a livello gastrico non deprime troppo il tono del cardias, garantisce tempi di svuotamento meno protratti di quelli indotti da altri oli e oltretutto manifesta un effetto antiacido e gastroprotettivo;

a livello intestinale, migliora la funzionalità assimilatrice del colon svolgendo un’azione colagoga, coleretica, antilitiasica e blandamente lassativa

• fra tutti gli oli è ottimo consumato sia crudo che cotto, anche per la frittura, in quanto non è risultato tossico per il fegato neanche dopo 2 ore a 170 °C.

Un alleato importante per la linea

Oggi il sovrappeso rappresenta un problema rilevante non solo da un punto di vista sociale ma anche economico. Eppure, malgrado siano state effettuate varie ricerche al riguardo, nel tentativo di spiegarne le cause come varie campagne di prevenzione e educazione resistono tutta una serie di credenze che bandiscono diversi alimenti. La nostra dieta mediterranea ci garantisce i vari nutrienti nelle proporzioni ottimali: il 55 – 60% delle calorie totali deve provenire dai carboidrati, il 10 – 15% dalle proteine mentre circa il 30% dai lipidi. Queste proporzioni, associate a uno stile di vita sano e un po’ di sport, assicurano un benessere ottimale.

L’olio extravergine di oliva è uno dei pilastri della dieta mediterranea che oltre alle proprietà menzionate sembrerebbe avere un effetto benefico anche sull’assetto lipidico dell’organismo, migliorando il metabolismo e facilitando una corretta perdita di peso. Eliminare completamente i grassi dall’alimentazione, specie quelli buoni rappresenta un grave errore nutrizionale infatti, gli stessi nutrizionisti consigliano di introdurlo nella dieta nella misura di 3-4 cucchiai al giorno. Nell’ottica di un regime ipocalorico, è preferibile tagliare i carboidrati raffinati, come pasta, pane non integrali e dolciumi piuttosto che privarsi della dose giornaliera di olio extravergine di oliva. Certo, non bisogna eccedere perché pur essendo sano, oltre ad avere un elevato valore calorico, ha anche una discreta percentuale di grassi saturi.

L'olio extravergine di oliva

Anche il gusto ci guadagna!

Con le sue caratteristiche organolettiche, l’olio extravergine di oliva è in grado di esaltare il sapore dei cibi e dunque di gratificare il palato, aspetto importante specie in un regime dietetico ipocalorico che altrimenti verrebbe vissuto come punitivo. A tal proposito, è fondamentale scegliere un prodotto di ottima qualità con filiera produttiva garantita, controllata e certificata. Purtroppo, proprio l’autunno scorso (2014) a causa del maltempo e di una malattia che ha colpito gli ulivi nostrani, il raccolto di olive è stato davvero scarso, tanto che probabilmente questa annata sarà ricordata come una delle peggiori.

Cosa finirà allora nelle nostre bottiglie di extravergine?

Probabilmente, il mercato europeo importerà prodotti del Medio Oriente e del Nord Africa, comunque diversi dalle nostre olive. Come sempre, vale la regola di controllare le etichette che comunque devono riportare l’indicazione della provenienza delle olive. Ecco che per avere un prodotto esclusivamente italiano bisognerà spendere un po’ di più ma contribuirà anche a supportare gli olivicoltori che, malgrado le difficoltà sono riusciti a garantire un olio di qualità.

Ma come sceglierlo di qualità?

Occhio al prezzo! Se è più basso della media, non è certo indice di buona qualità.
Attenzione all’odore e al sapore: un buon olio extravergine è profumato ed emana sentori di pomodoro ed erba tagliata mentre al palato, deve risultare un po’amaro, piccantino ma non “grasso”.

Insomma, con un po’ di pratica, un bravo consumatore dovrebbe imparare a valutare e riconoscere un buon olio, capirne i difetti e individuarne i pregi proprio per non andare incontro a spiacevoli raggiri.

 

Stefania Luccarini

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