Vegetarismo e crudismo: il Duca di Salaparuta – È sempre più diffusa nel mondo la filosofia vegetariana. Una scelta alimentare consapevole che oggi si sta diffondendo con molta facilità, grazie all’informazione e ai prodotti dedicati in commercio. Eppure, già in passato e in epoche molto remote, esisteva un pensiero ispirato al vegetarismo.

Vegetarismo e crudismo: il Duca di Salaparuta - Cucina Semplicemente - Origine foto: www.alliatavini.com

Vegetarismo e crudismo: il Duca di Salaparuta – Cucina Semplicemente – Origine foto: www.alliatavini.com

Nella sola Europa, le percentuali dimostrano una crescita costante, sia della dieta vegetariana che di quella vegana. Tra le nazioni con la più alta concentrazione di vegetariani ci sono Italia, Inghilterra e Svizzera, intorno al 9%; seguono Svezia e Germania con circa l’8%. Il Paese con la più alta presenza di vegetariani nel mondo è l’India che tocca il 20%. (Fonti: Associazioni Vegane Nazionali)

Il termine “vegetarismo” pare nasca attorno alla fine del XIX secolo in Inghilterra e in Francia, che proprio in quest’epoca godevano di una certa supremazia culturale. In Italia, una delle nazioni europee con la più alta concentrazione di persone che oggi hanno scelto il vegetarismo, si annovera una delle più importanti pubblicazioni del XIX secolo: si tratta dell’opera “Cucina vegetariana e naturismo crudo” scritto dal Duca di Salaparuta Alliata.

Il Duca di Salaparuta era un filantropo di fama internazionale, che amava organizzare eventi e occasioni di confronto intellettuale presso la sua tenuta, dove tuttora viene prodotto il famoso vino Corvo bianco e rosso, proveniente dal vigneto di Casteldaccia, nelle sue proprietà. Pare che egli amasse ospitare persone scelte nella sua tenuta in Sicilia, a Villa Valguarnera, in occasione di pranzi luculliani e feste strepitose, all’insegna di uno stile di vita socievole e godereccio. La caratteristica rivoluzionaria di questi momenti conviviali consisteva nel fatto che tutte le portate servite erano vegetariane.

Vegetarismo e crudismo: il Duca di Salaparuta - Cucina Semplicemente - Origine foto: www.alliatavini.com

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Il Duca di Salaparuta sosteneva infatti una concezione teosofica dell’atto di alimentarsi, secondo la quale l’uomo fa parte della circolarità della vita e di tutte le cose, a cui può partecipare soltanto attraverso la ricerca di se stesso e uno spirito nobile. In altre parole, egli non voleva macchiarsi del delitto nei confronti delle creature animali provenienti dal divino e che anzi l’uomo doveva presiedere. Insisteva sul fatto che la natura e la sua ciclicità erano in grado di dare all’uomo tutta la sussistenza alimentare di cui aveva bisogno.

Sulle sue tavole imbandite venivano esposti numerosi piatti gustosi di sua invenzione, tutti rigorosamente di origine vegetale o basati su ricette di naturismo crudo. Fu inoltre visionario nel predire il concetto di mise en place: curava in ogni dettaglio anche la presentazione delle sue ricette, sulla base di un pensiero profondamente all’avanguardia, secondo cui la percezione di una pietanza e il piacere che essa può originare dipendono fortemente da come viene presentata.

Le sue convinzioni trovarono seguaci, i cosiddetti adepti, con i quali il Duca di Salaparuta si intratteneva in banchetti raffinati ed eleganti. Si trattava soprattutto di nobili russi e tedeschi.

Il ricettario del Duca di Salaparuta, edito da Sellerio, risale al 1930 e include una lista di ricette deliziose e creative che costituiscono la base della cucina vegetariana odierna. un esempio su tutti, il curioso pasticcio di fegato grasso, realizzato esclusivamente con ingredienti di origine vegetale.

 

Mirella Prandelli

 

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