Spagna in bocca! – Scoprire le tradizioni culinarie di un Paese è uno dei risvolti più affascinanti del viaggio. Visitare monumenti e musei ne è parte integrante, ma la vera cultura di un popolo si apprende per strada o, ancor meglio, in cucina.

Quando si parla di cultura eno-gastronomica, nasce un amichevole, ma orgoglioso,  patriottismo culinario, specialmente per noi italiani. Il Belpaese è di certo tra i primi posti nella classifica delle miglior cucine mondiali, ma assaggiare piatti locali conduce sempre a sapori deliziosi e inaspettati.
Di molto tipico in Spagna ci sono los pinchos e las tapas, monoporzioni creative e gustose da sgranocchiare come aperitivo, insieme a tortilla e affettati, specialmente il chorizo, un tipo di salame locale declinato in una miriade di preparazioni. Ma come se la passano gli spagnoli a cena?
Dopo circa 35 giorni passati nei ristoranti spagnoli, toccando cinque regioni diverse, ecco qualche food portrait.

 

Spagna in bocca! - Cucina Semplicemente - Fotografia di Mirella Prandelli

Spagna in bocca! – Cucina Semplicemente – Fotografia di Mirella Prandelli

La Parillada
È una sorta di grigliata spagnola, molto saporita e cotta alla perfezione. Si usano tutti i tipi di carne, cotti insieme: costine di maiale, manzo, pollo e salsiccia. A seconda delle zone, prima della cottura, la carne va fatta marinare per almeno un’ora in una salsa, solitamente la  chimichuri, a base di peperoni, aglio, prezzemolo, peperoncino e aceto, ma soprattutto peperoni rossi, che nel nord della Spagna si trovano davvero ovunque e sono ottimi e leggeri. Dopodiché la carne viene cotta alla brace o su pietra, per i più tradizionalisti si insiste sulla brace. Viene servita ancora in corso di cottura su piedra, come dicono qui.

Il Bacalao
Si tratta di baccalà, un pesce davvero gustoso, che in questa nazione risveglia la creatività nella parte del condimento. In salsa verde, alla piastra, nella zuppa di ceci… L’ho sempre trovato delizioso. Il mio preferito l’ho assaggiato presso il ristorante “Casanova” ad Estella, un piccolo borgo spagnolo famoso per le due chiese romantiche attorno a cui si è sviluppato il centro. Era baccalà gratinato al forno in salsa di peperoni rossi e verdi, per l’appunto. Una squisitezza.

 

Spagna in bocca! - Cucina Semplicemente - Fotografia di Mirella PrandelliSpagna in bocca! - Cucina Semplicemente - Fotografia di Mirella Prandelli

Pulpo alla Gallega
In Galizia, sono orgogliosi del loro spezzatino a base di ternera, della guancia di cerdo e, specialmente, del polipo. Da un punto di vista culinario, la Galizia ha prodotti locali di ottima qualità, freschi e, nella maggior parte dei casi, biologici. In effetti si tratta di una regione montuosa e collinare caratterizzata da un clima atlantico molto piovoso, dedita alle attività di agricoltura e allevamento. Orti rigogliosi, boschi ricchi di funghi, carne e pesce locale. Il pulpo alla gallega non è un piatto elaborato, ciò che rende il suo sapore davvero unico è il mix di peperoncino con cui viene condito: una parte di peperoncino è dolce, mentre l’altra è piccante. Dopo essere bollito, il polpo tagliato a rondelle viene saltato con delle patate e condito con prezzemolo, olio di girasole e il mix di peperoncino. In alcuni casi, ci mettono anche una spruzzata di paprika.

Infine la leggendaria paella, grande assente di questa top three, che però conosciamo molto bene. Possiamo dilettarci con queste ricette a casa, anche se, com’è noto, inspiegabilmente, come fosse magia, i piatti locali vengono buoni solo dove sono nati: non ho mai mangiato una buona pasta fuori dalla Penisola, nonostante la facile preparazione.

 

Mirella Prandelli

 

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