Street Food London: masticare la strada – Torna in voga lo Street Food e si diffonde come un’epidemia su file di bancarelle, carretti o mercati per le variopinte strade delle capitali europee: alcune immagini da Londra, capitale britannica, europea e mondiale delle nuove tendenze.

Street Food London - Masticare la strada - cucina Semplicemente - Foto di Mirella Prandelli

Street Food London – Masticare la strada – cucina Semplicemente – Foto di Mirella Prandelli

Non che sia mai passato di moda: lo Street Food esiste fin dai centri mercantili delle popolazioni più antiche della civiltà umana. A prescindere dalla cultura e dalla propensione di un’etnia al consumo di cibo, alla preparazione domestica e alle mille altre sfumature del caso, mangiare per strada è sempre stata una delle attività più comuni della routine urbana.

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Diventa stile quando si cercano i luoghi più nascosti della città per mangiare. Si trasforma in ricerca, quando il cibo servito sui marciapiedi diventa un criterio per perimetrare i quartieri. Cede all’arte, quando il solo fatto di decidere di fare un pasto per strada rasenta l’intrattenimento di nicchia.

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La FAO definisce cibo da strada tutti quegli alimenti, bevande incluse, già pronti per il consumo che sono venduti e preparati per strada o in altri luoghi pubblici presso banchetti, furgoni o carretti ambulanti. Mangiare per strada consente di nutrirsi in maniera informale, rapida e costosa rispetto al pasto in un ristorante. La stessa istituzione riporta che ben 2,5 miliardi di persone al mondo si alimentano a base di Street Food. La parte più interessante del fenomeno rientra nei risvolti antropologici, definiti sia dagli aspetti economici della vendita di alimenti per strada, sia dai valori più identitari.

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Molto spesso infatti, i venditori ambulanti offrono specialità locali o regionali: dai porchettari di Roma ai panini stellati di Milano in Italia, fino agli scorpioni fritti di Pechino o il serpente lesso vietnamita. Lasciarsi andare al cibo da strada significa partire per un vero e proprio viaggio tra i sapori, gli aromi e i suoni dei più improbabili ingredienti, che sfrigolano nelle stoviglie usate e ri-usate dei fornelli urbani.

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La rivista Forbes ha pubblicato la top ten delle capitali mondiali dello Street Food, sempre in continuo cambiamento: le città sgomitano per mantenere la loro posizione. Bangkok è in pole position, seguita immediatamente da Singapore e Penang ancora sul podio. Non poteva mancare l’Italia, la culla dei sapori più appassionati, con Palermo e il suo “pani ca’ meusa” che si piazza in quinta posizione. Marrakech, Istanbul e Mexico City seguono nella food list. Londra non campare nella classifica, ma offre un vivissimo menù da strada, che sorprende per varietà culturale e degustativa.

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Partiamo dalle location più conosciute e accessibili. A Candem Town, all’uscita del grande mercato al coperto appena prima del Candem Lock, si è introdotti verso l’esterno da un anello di bancarelle ambulanti di cibi di tutti i tipi. Dai churros dolci e salati, al cibo cinese e thailandese, fino alle tradizionali creperie. Un pasto completo a base di sapori diversi, dall’antipasto, al dolce, magari con un valido accompagnamento musicale, rigorosamente Street.

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Brick Lane è la location perfetta anzitutto per quanto riguarda il cibo indiano: si tratta di un quartiere che è sempre stato meta degli immigrati delle colonie, che ospita autentici templi di cibo speziato, che emanano profumo di curry e cumino dalle porte aperte. Da qui, addentrandosi verso il mercato di Brick Lane che dà su Liverpool Street, si apre una via di baldacchini multiculturali infinita, in cui si servono ali di pollo texane, jacked potatoes, würstel tipici della Baviera, falafel, polpettine fritte thai e molto altro.

Street Food London - Masticare la strada - cucina Semplicemente - Foto di Mirella Prandelli

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Addirittura, alla domenica intorno alle 18, la cooperativa locale che si occupa di promuovere la filosofia del buon cibo, distribuisce pietanze multiculturali gratuitamente. Qui mi sono procurata un guacamole per un aperitivo colorato e sfizioso for free.

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Per le scoperte più inaspettate invece, consigliatissimo l’amato Eat my Pies. Le Pies sono una delle ricette tipicamente inglesi, coniugate in mille maniere diverse. Dolci o salate, si tratta di sfoglie ripiene di pasticci a base di abbinamenti gustosi: patate, carne, funghi, pesce, ricoperte di purè o verdure gratinate. L’indirizzo varia in base al periodo, Eat my Pies è esclusivamente nomade.

Mirella Prandelli

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