Biologico, tutti ne parlano, molti ci speculano, di che cosa si tratta?

L’uso di prodotti biologici influisce positivamente sia sul nostro organismo che sull’ambiente. Un’alimentazione che si basa solo su prodotti industriali – quindi raffinati – rischia di allontanarci dal benessere psico-fisico e condanna la terra a diventare un luogo arido e inquinato.

Cereali bianchi o integrali? Cucina Semplicemente.

E’ importante sottolineare quanto incida sulla nostra salute il sistema di produzione adottato per la coltura dei cereali. Ecco perché molte persone compiono oggi una scelta di alimentazione sana, portando in tavola esclusivamente prodotti biologici.

Occorre però precisare che integrale non significa necessariamente biologico. Spesso le due cose vengono erroneamente associate. I prodotti biologici infatti sono quelli che hanno una filiera corta – dal campo alla tavola – e che non vengono mai a contatto con pesticidi e additivi chimici nocivi all’uomo e all’ambiente. Tutto questo grazie al metodo totalmente naturale con il quale vengono coltivati e trasformati, mantenendo inalterato l’equilibrio tra sali minerali, vitamine e proteine, che sono per noi gli elementi nutrizionali essenziali. Nei prodotti biologici non sono ammessi conservanti e coloranti e secondo la Normativa Europea (normativa in pdf) i cibi bio non possono contenere OGM (Organismi Geneticamente Modificati).

E’ quindi molto importante prestare attenzione ai metodi di coltura dei cereali integrali che inseriamo nella nostra dieta. Se i chicchi da coltivazione vengono a contatto con una terra trattata secondo i canoni dell’agricoltura biologica, essi si arricchiranno di elementi benefici e li trasmetteranno a chi se ne nutre; al contrario, il chicco cresciuto in terreni trattati con pesticidi, fitofarmaci e diserbanti sarà una concentrazione di veleni.

Non si può quindi pensare di sottovalutare l’importanza del metodo di coltivazione dei cereali nella nostra dieta. Nonostante ciò la maggior parte delle persone continua a consumare cereali già raffinati, cioè privati del germe e degli strati esterni, che mantengono solo la parte contenete l’amido. La raffinazione viene fatta per rendere i chicchi conservabili più a lungo, ma in questo modo si perdono molti dei loro principi nutritivi, soprattutto della fibra vegetale.

La macinazione e la raffinazione causano la perdita di molti nutrienti e di altre sostanze protettive presenti in maggiori quantità nel germe e nella crusca. Senza dubbio i prodotti industriali molto raffinati costituiscono un’insidia per la salute e risultano di bassa qualità poiché poveri di vitamine e di oli preziosi per l’organismo umano. In seguito ai trattamenti a cui sono sottoposti, i cereali integri subiscono una forte perdita degli elementi nutritivi:

vitamina B6 – 94%;
cromo – 87%;
magnesio – 80%;
potassio – 77%;
zinco – 72%;
acidi grassi essenziali – 70%;
fibra – 70%;
calcio – 60%;
proteine – 27%.

E’ da questa consapevolezzache nasce la spinta ad un consumo cosciente che tenga conto del rispetto dei prodotti, della terra e del sistema ambiente e che consenta a noi stessi di raggiungere uno stato di salute migliore attraverso un’alimentazione più cosciente.

 

“La terra è bruciata dai prodotti chimici ed è tempo che tutti chiedano che i campi coltivati ritrovino la pace, ossia il loro corso naturale.”
(Muramoto, Il medico di se stesso, Feltrinelli, 1975)

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