L’abbinamento giusto è fondamentale!

Partendo dalla ricetta per i gustosi biscotti a base di uvetta zenzero e marsala mi è venuta l’idea, ma che spesso è necessità, di dare un paio di consigli per i vini da abbinare ai dolci.

Se un piatto è molto dolce, come può essere molto semplicemente un dessert, questo deve essere abbinato ad un vino dolce. L’abbinamento con un vino secco proprio non funziona, il risultato sarebbe una sgradevole sensazione di amaro lasciato dal vino e la percezione del dessert come troppo stucchevole.

Se siete tra quelli che a Natale con il panettone aprono uno Champagne, un Franciacorta o qualsivoglia spumante secco sappiate che vi state rovinando il gusto sia del dolce sia del vino. Lo so che la tradizione spesso associa le due cose ma al bando tutto se questo può farci storcere il naso e rovinarci la chiusura di un pasto. Ecco perché oggi, da persona pratica che sono, voglio consigliarvi tre diverse tipologie di vino che invece ben si abbinano.

3 imperdibili vini per il dessert: Marsala, Recioto e Vinsanto

Il Marsala

Partiamo ovviamente dal Marsala Doc, non perché sia quello che preferisco, ma perché è uno degli ingredienti della ricetta e quindi va giustamente citato per primo. Vino liquoroso prodotto nella provincia di Trapani, il Marsala ebbe un enorme successo negli anni ’70 del secolo scorso. Oggi il suo consumo è abbastanza esclusivo, anche se riveste spesso un importante ruolo in cucina essendo, come avvenuto nel nostro caso, ingrediente per diverse ricette, non solo dolci. Le classificazioni di Marsala sono tantissime, determinate dalle uve, dalla vinificazione dal contenuto zuccherino.

Il Marsala è prodotto con diversi uvaggi autoctoni sia a bacca bianca che a bacca nera. Primi sono il grillo, inzolia, damaschino e catarratto gli altri sono invece il nero d’avola, il pignatello e il nerello mascalese. A seconda delle percentuali, delle gradazioni di colore e durata dell’invecchiamento si distinguono diverse qualità di Marsala Oro, Ambra e Rubino.

La quantità di zucchero residuo inoltre definisce le tipologie secco, semisecco e dolce e diverse modalità di lavorazione permettono un’ulteriore diversificazione delle tipologie ma entrrei in tecnicismi e non voglio annoiare, aggiungo solo che esistono moltissimi Marsala conciati nei quali sono stati aggiunti mosto cotto, sifone ed alcool.

Un buon Marsala? Di sicuro per storicità è doveroso assaggiare il Marsala della Cantina Florio oppure per particolarità Marco De Bartoli.

Il Recioto

Ieri condividendo il post sui biscotti ho chiesto agli amici di Facebook un consiglio sull’abbinamento e immediatamente una persona mi ha consigliato il Recioto (di Soave per l’esattezza). Risaliamo quindi al Nord Italia e facciamo tappa in provincia di Verona in Valpolicella e nella zona di Soave dove si producono due differenti tipi di recioto.

Il Recioto della Valpolicella è un vino rosso passito dolce Docg del Veneto prodotto esclusivamente nella Valpolicella in provincia di Verona da vitigni autoctoni quali Corvina, Corvinone e Rondinella ma anche in percentuali minori con Forselina, Negrara e Oseleta.

Il Recioto di Soave Docg, sempre dolce e sempre passito, è prodotto la Garganega, uvaggio tipico e a bacca bianca. Il processo che caratterizza entrambi questi vini è l’appassimento delle uve. I grappoli, all’interno di stanze con temperatura, ventilazione ed umidità controllate, disposti non sovrapposti in piccole e basse cassette, appassiscono lentamente, concentrando gli zuccheri.

Vi consiglio di assaggiare il Recioto di Valpolicella della cantina Valentina Cubi oppure il Recioto di Soave di Ca’ Rugate.

Il Vinsanto

Per finire, ma capirete subito che l’ultima posizione non è proporzionale alla fama, è il Vinsanto, vino liquoroso che per antonomasia si abbina al dolce. Nessuno vi ha mai proposto Vinsanto e Cantucci? Un abbinamento per eccellenza e che testimonia alla perfezione il concetto che oggi si vuole trasmettere, dolce con dolce.

Siamo in centro Italia, in Toscana (ma in realtà anche in Umbria), dove con le uve di Malvasia e Trebbiano si produce questo vino, del quale però esiste anche la versione occhio di pernice se ottenuto da uve di Sangiovese (bacca nera).

Anche in questo caso i grappoli sono appassiti in cassette di legno per concentrare gli zuccheri e gli aromi per poi essere pigiati e vinificati. In Umbria, in provincia di Perugia, l’abbinamento tipico è con la ciaramicola, dolce della tradizione pasquale.

Tra i tantissimi Vinsanto propongo, tra le aziende più note più storiche del panorama vitivinicolo toscano quello di Marchesi Antinori.

 

Arianna Vianelli
Terra Uomo Cielo
Una franciacortina in cucina

Share