Quando si parla di intolleranze e allergie alimentari, ci si riferisce spesso a quelle tradizionali, quali ad esempio glutine e lattosio. Raramente invece si approfondiscono i casi meno conosciuti: abbiamo già parlato dell‘intolleranza al nichel contenuto nei cibi, oggi analizziamo l’allergia alle uova.

Allergie alimentari l'uovo è dappertutto

Ultimamente l’allergia all’uovo è in costante aumento ed è un problema non poco grave, poiché l’uovo è presente in moltissimi cibi, anche in quelli meno sospettabili. Si tratta di un problema altamente segnalato nei bambini, come attestato dalla European Academy of Allergy and Clinical Immunology, un istituto che si occupa del monitoraggio delle allergie alimentari, secondo cui nel 50% dei casi infantili, il disturbo scompare con il raggiungimento dell’età adulta. Tuttavia, esiste una, seppur inferiore, percentuale di adulti che soffre di tale fastidio.

L’allergia è causata da una reazione dell’organismo che riconosce come nocive alcune proteine contenute nell’uovo, pertanto gli anticorpi si attivano, inviando al sistema immunitario il segnale di rilasciare istamina, sostanza ad azione vasodilatatoria, ipotensiva e permeabilizzante.

L’uovo è uno degli alimenti di origine animale che stimola maggiormente la reazione allergica immuno-mediata nei soggetti predisposti, le sue proteine ovomucoide, ovoalbumina e ovotransferrina, sono prevalentemente contenute nell’albume, ma possono anche contaminare il tuorlo, creando difficoltà nella digestione.

Secondo le ricerche della FAO, l’allergia all’uovo occupa il terzo posto nella classifica delle otto reazioni più frequenti causanti il 90% delle allergie alimentari ed è stato evidenziato che alcuni tra gli allergeni delle proteine dell’uovo sono presenti anche nella carne, specialmente nel pollame.

I sintomi si avvertono dai segnali del corpo tipici delle allergie alimentari e variano di volta in volta in termini di durata e gravità, ciò significa che se alle prime manifestazioni la reazione è lieve, con il tempo si può intensificare.

Tra i sintomi più comuni si elencano reazioni cutanee come eczemi, dermatiti e orticarie; dolori gastrointestinali e quindi crampi addominali, nausea, vomito, diarrea e difficoltà respiratorie, che si manifestano con senso di costrizione toracica o affanno.

L’allergia all’uovo è nota per essere la più antipatica poiché costringe le persone affette ad evitare una gran moltitudine di alimenti, la maggior parte di quelli in commercio nei supermercati: no categorico a pasta all’uovo, pasta frolla, dolci, torte, pasta sfoglia, budini, biscotti, polpette, carni in scatola, salsicce, hamburger pronti, impanature, meringhe, cono e cialde per gelati, alcuni gelati, creme, cereali per la prima colazione, sorbetti, gelatine, molte caramelle, zuppe pronte, soufflé, panini dolci, pancarrè, salse e maionesi,solo per citare gli alimenti più comuni nel carrello della spesa.

Purtroppo, nel caso delle uova, non esistono test specifici per una diagnosi precisa. Può invece essere utile sottoporsi al Prick Test, attraverso il quale si espone una circoscritta porzione di pelle a piccole quantità di proteine delle uova. In alternativa, un esame del sangue, che misura mediante l”analisi degli anticorpi IgE la risposta del sistema immunitario e controlla la presenza degli anticorpi specificinel sangue. Infine, uno dei metodi sottovalutati e più a lungo termine, ma di certo attendibile in una prima fase, è l’auto-osservazione: tenere un diario o comunque controllare le reazioni del corpo in seguito a cosa si mangia e provare ad eliminare a turno gli alimenti sospetti.

Mirella Prandelli

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