Rigorosamente bollicine!

È iniziata l’estate e quindi, se per i golosi si stilano top ten sulle migliori granite siciliane o the best of delle gelaterie cittadine, per i winelovers sfuggono al controllo le gallerie dei vini per l’estate, con le bolle ovviamente che la fanno da padrone.

Mi accingo a fare lo stesso e non solo perché vivendo e lavorando in Franciacorta ci inzupperei persino i biscotti a colazione, ma anche perché effettivamente è una delle tipologie di vino più adatte per la calda stagione. Chi non berrebbe un calice di Franciacorta ghiacciato – non esagerate col freddo, la temperatura ideale per gustare questi vini è di 7/8 gradi! – come aperitivo dopo una lunga giornata afosa o per accompagnare una spaghettata con le vongole in terrazza? Giuro, mi alzerei ora, seduta stante, per farlo, peccato siano le 17.30 di un lunedì pomeriggio e mi sentirei a disagio persino con me stessa.

Stop alle divagazioni! Ecco la mia gallery di bottiglie legate da un fil rouge che è la provenienza. Eh sì, sono tutte bollicine lombarde e provengono dalle zone più conosciute per la produzione di questa tipologia, Franciacorta in primis, a seguire Oltrepò.

Franciacorta Brut Gatti Enrico – Erbusco (Bs)

Creato esclusivamente da uve chardonnay mi risulta molto fresco con lievi note tostate unite a gradevoli sentori agrumati. Equilibrato in tutte le sue parti può essere ideale per accompagnare quegli spaghetti menzionati sopra. È il cavallo di battaglia dell’azienda che produce anche altre tipologie molto apprezzate tra le quali il Nature e il Satèn.

Bollicine per l’estate, sì, ma rigorosamente lombardeAndare a trovare la famiglia Gatti è sempre un piacere; l’azienda si trova molto vicino al centro di Erbusco ma fortunatamente attorniata da vigneti (di proprietà) e quindi rimane in un certo senso isolata e tranquilla. Fare una capatina da loro è sempre molto piacevole, sorrisi e battute, come del resto, il buon vino (all’interno della sala degustazione si possono ammirare un numero notevole di premi) non mancano.

Franciacorta Fratelli Berlucchi Freccianera Satèn – Borgonato di Corte Franca (Bs)

Equilibrio, struttura e cremosità. Anche in questo caso solo uve chardonnay anche se la complessità del vino cresce e le tipiche note del metodo classico risultano più accentuate per via dall’affinamento più lungo sui lieviti. La vinificazione avviene solo in acciaio per poi proseguire in bottiglia per un minimo di 30 mesi.

Bollicine per l’estate, sì, ma rigorosamente lombarde

Linea Freccianera

Nella linea Freccianera della cantina Fratelli Berlucchi comprende anche il Brut, il Rosa e il Nature. Per scoprirli consiglio una visita in azienda che si trova a Borgonato di Corte Franca, in uno dei borghi più carini e storici della Franciacorta. Trovare disponibili la signora Pia Donata Berlucchi o la figlia Tilli per il racconto della loro storia, dei loro Franciacorta o del palazzo dove ha sede la cantina (con delle stanze affrescate molto affascinanti) equivale a fare bingo, bisogna solo scappare da Tommaso che tenta di rubare il vino.

Franciacorta Camossi Extra Brut 2011 – Erbusco

Non potevo certo omettere quello che ho eletto il mio vino preferito dell’anno (è mia consuetudine scegliere un Franciacorta del cuore tutti gli anni). Questo Franciacorta è prodotto con uve chardonnay e pinot nero, fifty fifty.

Bollicine per l’estate, sì, ma rigorosamente lombardeFreschezza, acidità e un equilibrio secondo me perfetto mi hanno proprio convinto ed indirizzato alla scelta. Manco a farlo apposta Camossi è proprio il vicino di casa dei Gatti e a pensarci bene si potrebbe trascorrere un’intera giornata per cantine lungo una sola via di Erbusco praticamente. D’altro canto ho scattato questa foto a Paratico, ultimo comune franciacortino prima di entrare in territorio bergamasco, sulle sponde dell’ormai famosissimo Lago d’Iseo. Qui la cantina ha una seconda sede circondata da vigneti coltivati soprattutto a Pinot Nero con il quale viene per l’appunto creato questo Extra Brut.

Pinot64 Calatroni Spumante Metodo Classico VSQ – Montecalvo Versiggia (Pv)

Bollicine per l’estate, sì, ma rigorosamente lombardePinot nero, of course, per queste bollicine oltrepadane. Freschezza e ricchezza di frutto sono le caratteristiche principali di questo vino che nella mia recente visita in Oltrepò ho gradito molto anche perché sorseggiato tra una chiacchiera e l’altra con Christian Calatroni, che con il fratello Stefano, conduce la piccola azienda a Montecalvo Versiggia. La cantina è piccina e sono ancora in corso dei lavori di sistemazione, soprattutto delle stanze dove le bottiglie restano in affinamento sui lieviti ma il contesto è molto affascinante, le colline dell’Oltrepò son molto belle e vale la pena un tour in quelle zone.

Oltrepò Docg Ca’ del Gé 2011 – Montalto Pavese (Pv)

Di certo la bollicina più fresca tra quelle assaggiate in una interessante verticale che comprendeva le annate 2005 (sboccata a la volée), 2007 e 2009. Un leggero sentore sulfureo al naso (che ho riscontrato in più di una bottiglia di vini spumanti oltrepadani a base di pinot nero) e tipici sentori di crosta di pane e lievito caratterizzano questo spumante metodo classico, uno dei pochi impreziositi (perché per me è importante) dalla fascetta della denominazione di origine controllata e garantita made in Oltrepò.

Bollicine per l’estate, sì, ma rigorosamente lombardeLa cantina è in una bella posizione nel comune di Montalto Pavese e vale la pena fare una visita per conoscere i loro vini, raccontati di persona dai tre giovani fratelli che conducono l’azienda. Gli Oltrepò Docg rappresentano solo una piccolissima parte della loro produzione che consta, come avviene praticamente sempre in questo ampio distretto vinicolo, in molti e diversi altri vini.

Arianna Vianelli
Terra Uomo Cielo
Una franciacortina in cucina

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