Celiachia: il vademecum – Intolleranza al glutine? Ecco un vademecum per la sicurezza.

I soggetti affetti da celiachia seguono una dieta molto rigorosa, senza glutine e a base di prodotti sostituti che non comportano alcun rischio. Tuttavia, per un approccio più sicuro, sussistono alcuni luoghi comuni da approfondire.

Quando si parla di celiachia, soprattutto per chi è alle prime armi, spesso si incombe in miti scientifici non confermati, originati dal circolo di false informazioni, piuttosto che da studi ufficiali. Ecco dunque un pratico elenco di voci da sottolineare, secondo la regola VERO o FALSO.

Celiachia: il vademecum - Cucina Semplicemente

Celiachia: il vademecum – Cucina Semplicemente – Origine foto: shutterstock

1. La celiachia è una patologia che si sviluppa fin dall’infanzia.
FALSO. La celiachia può manifestarsi a qualsiasi età, a seconda del soggetto affetto. Può trattarsi di celiachia atipica, latente o potenziale, o comunque di tutte quelle forme dell’intolleranza che nascono tardivamente. Inoltre, secondo i dati dell’Associazione Italiana Celiachia, lo sviluppo della celiachia si manifesta in età avanzata nella maggior parte dei casi.

2. Il mal di pancia è il sintomo tipico della celiachia.
FALSO. I sintomi della celiachia possono riguardare diverse parti o sistemi dell’organismo. Ai tipici dolori addominali, crampi e diarrea, si possono aggiungere dermatiti, stanchezza generale, irritabilità, disturbi dell’umore. Sono frequenti anche anemia da carenza di ferro, carenze vitaminiche, formicolii, afte e dolori ossei.

3. La celiachia è un’intolleranza permanente.
VERO. Non si tratta di un disturbo che può guarire e non è transitoria. È vero che si può manifestare diversamente, con livelli di gravità soggettivi, che costringono a margini alimentari più o meno precisi. In ogni caso, una volta scoperto il disturbo, è bene rispettarne le esigenze dietetiche, al fine di avere un funzionamento armonioso del corpo.

4. In alcuni soggetti, i controlli periodici sono più consigliabili rispetto ad altri.
VERO. Esistono persone più predisposte alla celiachia rispetto ad altre. I familiari di primo grado di un celiaco ad esempio, e quindi genitori, figli e fratelli, dovrebbero sottoporsi ad un test genetico per individuare se sono portatori o meno del gene predisponente. Dovessero essere predisposti, è necessario effettuare screening periodici, per monitorare la produzione di anticorpi e l’eventuale scatenarsi dell’intolleranza.

5. I farmaci sono normalmente senza glutine.
VERO. Di norma, tutti i farmaci principali sono prodotti senza l’aggiunta di glutine. Tuttavia, per la vostra sicurezza, è sempre bene verificare la lista degli ingredienti o controllare sul sito www.federfarma.it.

6. Per escludere il rischio da contaminazione, attenzione anche ai processi di preparazione delle pietanze.
VERO. Consumare prodotti senza glutine non basta, specialmente nei soggetti in cui i sintomi sono significativi. Anche i metodi di preparazione vanno soppesati. Buona abitudine sarebbe organizzare la cucina in modo che gli alimenti senza glutine siano sempre ben separati da quelli che lo contengono e lavare sempre con cura le stoviglie in modo da eliminare qualsiasi traccia di glutine.

Celiachia: il vademecum - Cucina Semplicemente

Celiachia: il vademecum – Cucina Semplicemente – Origine foto: shutterstock

7. Non esistono farmaci per curare la celiachia.
VERO e FALSO. Attualmente l’unica vera cura per la celiachia consiste nella dieta priva di glutine, che consente una remissione dei sintomi e previene l’intestino dai danni della mucosa. Tuttavia, i laboratori stanno studiando terapie farmacologiche in grado di alleviare i sintomi sviluppati dal corpo in seguito all’anomala reazione immunitaria che avviene dopo aver ingerito glutine.

 

Mirella Prandelli

 

Share