La nuova Coca Cola life è prodotta con stevia, evitando gli zuccheri raffinati. Grazie alla variante è davvero green e benefica? Analizziamola insieme.
Verrà commercializzata per la prima volta in Argentina, a Buenos Aires, ed è la nuova bibita della celebre multinazionale. Ma sarà davvero green e benefica come vogliono farci credere?
La principale differenza fra Coca Cola Life e Coca Cola classica è la presenza della stevia, nota per le sue proprietà dolcificanti, benefiche e curative.
Ma basterà questa piccola pianta a rendere una bevanda come la Coca Cola veramente salutare e green? Sembrerebbe di no.
Coca Cola Life resta per lo più la vecchia bevanda priva di valori nutritivi che siamo stati abituati a bere finora, ma con qualche caloria in meno. Per quanto riguarda la lattina, infatti, Coca Cola Life conta un totale di 64 kcal, contro le 139 di una lattina di Coca Cola classica, e il 50% di zuccheri in meno.
Nonostante ciò va però sottolineato come Coca Cola sia una bevanda molto più calorica delle sorelle maggiori Coca Cola Light, 0.1 kcal ogni 100g, e Coca Cola Zero con le sue 0 Kcal ogni 100g.
Riuscirà quindi la nuova bibita targata Coca Cola, grazie a una strategia volta ad attrarre i consumatori già abituali di stevia e alla sua etichetta verde nuova di zecca, a guadagnarsi un posto nella hall of fame delle bibite gassate? Abbiamo i nostri dubbi.
Pare infatti che secondo gli esperti di alimentazione d’oltreoceano Coca Cola Life non possa assolutamente essere considerata una bibita adatta a obesi e diabetici. L’estratto di stevia utilizzato per la nuova bevanda, chiamato Truvia, è infatti già da tempo utilizzato per le versioni “light” di Sprite e Fanta, e non rende quindi Coca Cola Life più salutare o più bio di prima, ma solo meno calorica.
In ultima analisi il tutto ci sembra solo un’intelligente strategia che, grazie ad un cambio di immagine del nuovo prodotto e all’introduzione di un ingrediente che ha come unico beneficio quello di ridurre la presenza di zuccheri all’interno della bevanda, punta ad accaparrarsi una nuova fetta di mercato senza averne realmente i requisiti.
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