La cucina tradizionale romana raccontata da Luciano Monosilio, chef.

Cucina Semplicemente è tornata a trovare lo chef Luciano Monosilio, che ci ha raccontato le origini della cucina tradizionale romana, le caratteristiche principali e i piatti tipici di un modo di cucinare che affonda le sue radici nel passato lontano.

Alberto Sordi e la cucina romana - Cucina SemplicementeIl Colosseo, teatro di una scena con Alberto Sordi ne: "Un americano a Roma"

Che cos’è la cucina romana?

La cucina romana ha le sue radici nella cucina tipica ebraica: il carciofo ala giudìa, l’agnello e il baccalà sono tutti piatti e alimenti utilizzati particolarmente nella dieta delle popolazioni ebraiche.

In ogni caso i piatti e le pietanze della cucina tradizionale romana sono caratteristici soprattutto del mondo della pastorizia: infatti Roma e i territori limitrofi erano abitati in larghissima parte da pastori.

Pecore al pascolo nella campagna romana - Cucina SemplicementeIl Colosseo con scorcio sulle rovine - Cucina Semplicemente

Ci parli di qualche piatto tipico e delle sue origini?

La carbonara e l’amatriciana (o la matriciana) sono piatti nati nelle zone limitrofe di Roma.

Riguardo all’amatriciana ci sono due tesi: c’è chi dice amatriciana perchè viene da Amatrice, un paesino dell’appennino laziale, al confine con l’Abruzzo, e c’è chi sostiene invece che si dica matriciana, per il fatto che i romani marchiavano i maiali con il marchio matrix.

Comunque l’amatriciana (pasta con guanciale, pomodoro, peperoncino e pecorino) è nata dopo l’importazione dei pomodori dall’America. Nel farla viene utilizzato il pecorino perchè nella zona c’era solo formaggio di pecora (non c’erano mucche).

Altra cosa che non tutti sanno è che il pecorino romano non si chiama così perchè proveniente da Roma, ma identifica un particolare metodo caratteristico degli antichi romani per produrre il pecorino.

Ingredienti per la pasta all'amatriciana - Cucina SemplicementeBucatini alla Amatriciana, Luciano Monosilio - Cucina Semplicemente

 

E la carbonara?

Anche qui ci sono due tesi che vengono variamente sostenute.

La prima è che sia stata inventata durante i moti carbonari, e propriamente dai carbonari che si nascondevano nelle miniere di carbone: da qui il pepe, tipico della carbonara, per ricordare la povere di carbone o la fuliggine della legna.

La seconda tesi invece sostiene che sia un piatto dei pastori, di quei pastori che facevano il carbone nei boschi: infatti i prodotti tipici di questi erano il guanciale, che veniva fatto stagionare ogni anno, le uova delle galline, e il pecorino. Da qui la carbonara.

Molto interessante è la storia del pepe: questa spezia è stata importata dall’Oriente, e inizialmente, da quanto era considerato prezioso, era usato come merce di scambio (esattamente come il denaro).

Il pepe è una bacca dell’albero del pepe: le variazioni di colore del pepe non indicano alberi differenti, ma semplicemente il diverso stato di maturazione del frutto.

Il pepe verde è acerbo, il pepe rosa è il frutto maturo, il pepe nero è la bacca ormai secca, mentre infine il pepe bianco è la bacca di pepe decorticata dalla scorza esterna.

Ingredienti per la pasta alla carbonara - Cucina SemplicementePasta alla carbonara - Cucina Semplicemente

Ci sono alcuni piatti tipici che tu hai inserito nel tuo menù o che hai reinterpretato?

Ce ne sono due in particolare.

Uno sono i broccoli e arzilla: il piatto è composto da una spuma di arzilla, olio d’oliva, spuma di broccoli romani, e condimento di briciole di pane con prezzemolo e aglio.

Il secondo sono i ravioli con ricotta e spinaci: un ripieno liquido di ricotta, con sopra il parmigiano grattuggiato. I ravioli sono conditi con noce moscata, burro e sale (mantecati in padella). A parte, in una ciotolina, viene servita una salsa liquida di spinaci e aglio da versare sopra ai ravioli.

Guido De Togni

 

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