Una delle figure note agli addetti di settore ed una vera “bandiera” che ha regalato e mietuto allori a livello mondiale. In una nostra visita alla scuola Cast Alimenti di Brescia, lo troviamo impegnato su più fronti e gli rubiamo dieci minuti, per un’intervista di presentazione e per scoprirne progetti, impegni e… ricette. Nato a Roma, con origini siciliane, sembra che Caltagirone ne abbia influenzato la vena artistica, le sue opere in zucchero sono un vero spettacolo.

Davide Malizia, da Roma, anzi da aRoma Academy

Fotografia di Fausto Morabito

CS: Malizia, un cognome che è sinonimo di “astuzia”, nonostante la giovane età ne avrai dovuta sviluppare per superare i tanti concorsi a cui hai preso parte, ce ne citi qualcuno, per presentarti?

DM: Di avventure e di concorsi, credo di averne fatti tanti nella mia carriera: sono Maestro AMPI 2012, ho vinto la Coppa del Mondo juniores di pasticceria del 2013, sono Campione del Mondo di zucchero artistico del 2013 e sono allenatore di diversi concorsi, per questa edizione del Pastry Queen – gara femminile di cui stiamo seguendo le fasi e su cui vi aggiorneremo a breve – sto allenando Silvia Federica Boldetti e, con Roberto Rinaldini stiamo preparando Sara Accorroni e Bruno d’Angelis, che partecipano al Mondiale des Arts Sucrés.

CS: Visto che, come Cucina Semplicemente, stiamo seguendo gli allenamenti di tutti e tre i “ragazzi” in gara, ci fai un punto della situazione della loro preparazione?

DM: Gli allenamenti, che sono cominciati già da tempo, stanno procedendo bene, Silvia sta entrando nel vivo, visto che gareggerà a gennaio ed è quindi sotto pressione, procede con prove di degustazione e scultura, sta rispondendo bene ai vari “colpi” [detto con un sorriso ironico n. d. r.] e penso che abbia la grinta giusta per un buon risultato. Dall’altra parte abbiamo Sara e Bruno, due ragazzi d’acciaio che stanno mettendo a frutto le loro esperienze ed i nostri consigli, bisogna considerare che il concorso che affrontano loro è il più duro al Mondo ed in 20 ore “in diretta” avranno diverse prove da realizzare. Noi siamo convinti che in entrambi i casi faremo un grande risultato, perché abbiamo le carte in regola per riuscirci e ti dico che andiamo lì per vincere.

CS: Per rimanere sulle gare, quali ritieni siano gli li avversari più temibili?

DM: Partiamo dal presupposto che, come in ogni gara, chiunque può trovare la giornata favorevole e sfruttare eventuali errori degli altri, ma, indubbiamente, gli avversari sulla carta più forti sono i francesi, che sono abituati a farla da padroni e gli asiatici che sono temibili e fortissimi, ma noi abbiamo una costanza e una tradizione oramai consolidate nei concorsi internazionali e stavolta, anzi anche stavolta, saremo un team veramente competitivo che punta ai massimi livelli.

CS: Davide, nonostante la tua giovane età, non solo hai raggiunto ottimi traguardi professionali ma, da poco, hai anche aperto una tua scuola, in zona Cinecittà a Roma. Ci vuoi spiegare, in poche parole, quale approccio e percorso ti prefiggi di insegnare in quel contesto?

DM: La mia scuola, Aroma Academy Technical e Pastry è focalizzata sulla crescita personale e professionale di ogni allievo, nel campo della pasticceria artistica, perché l’abbiamo indirizzata solo in quel settore. Non trattiamo cucina, pizza o altri settori, nulla al difuori del dolce, siamo concentrati solo ed esclusivamente su quel tema ed abbiamo una struttura iper attrezzata, ultratecnologica e soprattutto, abbiamo un’esperienza tale che ci consente di potere formare bene le persone sotto quel profilo, anche perché i docenti che tengono la formazione sono professionisti specializzati nella formazione. Abbiamo una scuola polivalente, dove si possono svolgere tutte le attività, forniamo postazioni individuali (per potere lavorare singolarmente) e, valore aggiunto, siamo nel cuore di Roma, il fulcro della cultura artistica e gastronomica mondiale. La scuola è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e ben collegata con tutte le vie di comunicazione. Vi invito a venire a fare una visita ed una prova per comprenderne ogni aspetto, siamo in piazza di Cinecittà 42 [non potrete non notare il cartellone con una fotografia di Davide Malizia all’esterno n. d. r.].

Davide Malizia, da Roma, anzi da aRoma Academy

Fotografia di Fausto Morabito

CS: Binomio pasticceria e salute, credo che sia un tema che fa parte del programma di formazione della tua scuola, qual è il tuo punto di vista su questo tema?

DM: Il binomio va applicato in ogni campo dell’alimentazione, mangiare prodotti di qualità, cercare di conoscere bene le materie prime e chi le vende, cercare di non farsi attrarre da false pubblicità o mode. Se una persona sta bene e segue delle semplici regole, non ha alcun bisogno di esasperare l’aspetto salutistico della sua alimentazione. Se mangi una torta salutistica intera (proprio perché ti senti libero di farlo) o ne mangi una fetta di quella normale, non cambia nulla anzi, se devi peccare fallo bene.

CS: Qual è il dolce che ami più preparare e degustare ?

DM: Penso sia il millefoglie, un classico intramontabile che, nella sua semplicità, è uno tra i dolci più complessi da realizzare: croccante, ottima crema, decorazione semplicissima. Realizzato, a livello mondiale, da tutti ma che pochi fanno veramente bene, estasiante quando è realizzato alla perfezione. Amo degustarlo ma, da italiano, il dolce che amo di più consumare è il panettone, non rientra nel mio campo anche se lo faccio, per mia cultura personale, anche perché penso che lo debba insegnare solo chi fa “solo quello”. Per intenderci, il panettone alla Massari è imbattibile.

CS: Che consiglio daresti ad un giovane che vuole approcciare seriamente questa professione?

DM: Deve stare a contatto con i professionisti del settore, quelli in voga, che sono il traino del comparto della pasticceria, avvicinarsi a loro, seguire i loro corsi, per ispirarsi ad una filosofia molto professionale.

CS: Cosa prevede il futuro prossimo di Davide Malizia?

DM: Sto vagliando un progetto, in verità sto valutando l’idea di aprire altre scuole nel mondo, visto che sono molto attratto dal Brasile, dal Giappone e sto pensando a delle scuole in franchising. E, naturalmente, preparatevi ad un nuovo libro…

CS: Ci salutiamo con un “impegno”, che al prossimo incontro ci regalerai una ricetta, per la felicità dei fruitori di Cucina semplicemente.

DM: Certamente, impegno preso e sarà un piacere regalare un momento dolce ai lettori di questo magazine.

 

Fausto Morabito

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