Che la dieta mediterranea fosse già un riferimento per una sana alimentazione è risaputo.
Ora esiste uno studio scientifico che attesta con autorevolezza una precisa funzione di questa dieta, in particolare nell’allontanare il rischio di problemi cardiovascolari.
Lo studio è stato condotto da tre centri di ricerca: la Seconda Università di Napoli, l’Harokopio University di Atene e dall’Università di Ioannina, con la supervisione di Demosthenes B. Panagiotakos. Il lavoro è poi stato pubblicato sul Journal of American College of Cardiology e conferma che la dieta mediterranea è un punto di riferimento per una sana alimentazione.
In particolare la dieta mediterranea, che include frutta, pane, ortaggi, olio d’oliva, patate, pasta e legumi, risulta molto utile per evitare la sindrome metabolica: in altre parole per ridurre il rischio di obesità o gli alti livelli di colesterolo, che sono due noti fattori tra le principali cause delle malattie cardiache e vascolari.
“I nostri risultati si aggiungono alle conoscenze esistenti, e dimostrano ulteriormente la funzione protettiva e il significato che i fattori dello stile di vita, e le abitudini alimentari, hanno quando si tratta dello sviluppo e la progressione della sindrome metabolica” concludono i ricercatori autori dello studio.
In definitiva questo studio certifica scientificamente, se c’era ancora il bisogno, gli effetti benefici che una corretta alimentazione – nel nostro caso legata alla dieta mediterranea – produce per il nostro organismo e per evitare che esso diventi soggetto a malattie connesse alla cosiddetta sindroma metabolica, così frequente nei paesi anglosassoni, dove l’obesità è diventato un problema molto diffuso.
Qui di seguito la dieta mediterranea in sintesi:
Giornalmente:
– Cereali integrali e tuberi: pane e pasta di frumento integrale, riso, mais, farro, avena, segale, orzo, grano saraceno, patate, ecc.
– legumi secchi e verdi: fagioli, piselli, ceci, lenticchie, fave, lupini, cicerchie, ecc.
– frutta (a polpa e a guscio): mele, pere, arance, mandarini, albicocche, pesche, uva, fichi, angurie, meloni, lamponi, fragole, castagne, noci, nocciole, mandorle, pinoli, pistacchi, ecc.
– verdure e ortaggi: rape, ravanelli, carote, insalate, spinaci, cicoria, crescione, porri, asparagi, finocchi, bietole, carciofi, broccoli, cavoli, ramolacci, ravanelli, pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, cipolle, ecc.
– condimenti: principalmente olio extravergine d’oliva. In dosi minori burro, lardo e strutto.
– erbe aromatiche: basilico, timo, maggiorana, origano, aglio, ecc.
– latte intero, di vacca o capra, e formaggi.
– vino.
Due/tre volte al giorno
– carne: prevalentemente bianca, quindi di volatili da cortile come pollo e tacchino. Inoltre coniglio, maiale e vitello.
– pesce: in prevalenza azzurro come acciughe, sardine, aringhe, aguglie, sgombri, spatole, ecc.
– uova: utilizzate anche per fare la pasta.
Minore frequenza
– dolci e miele.
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