Dolcezza naturale

Chi non conosce quella voglia di dolce che ci prende e non ci abbandona finché non l’abbiamo soddisfatta? Ecco teste che annuiscono consapevoli e sorrisetti complici. La conosciamo tutti, ci conviviamo da sempre, ma sappiamo anche che questa tendenza si può rivelare un vero pericolo per la nostra salute.

Alla scoperta dei dolcificanti naturali

Lo zucchero fa bene o fa male?

Lo zucchero è il motore del nostro corpo e del nostro cervello, senza il quale ogni attività, sia fisica che cerebrale, si fermerebbe!

Ci hanno da sempre abituati a questa grande verità, ma ora sempre più spesso lo zucchero viene dipinto come il peggiore dei nemici della nostra salute, come mai? Dove sta la verità?

Partiamo dal presupposto che a dare energia e vitalità al nostro organismo non sia lo zucchero bianco, in cristalli e altamente raffinato, ma gli zuccheri, un complesso di alimenti intesi come glucidi, ovvero quell’insieme di carboidrati complessi che si trovano in tutti gli alimenti vegetali, dalla frutta ai cereali fino ai legumi. Fondamentalmente si tratta di un errore di interpretazione e di semplificazione, lo zucchero ci serve, ma non di certo quello bianco e raffinato!

Il vero problema dello zucchero risiede nella grande disponibilità che normalmente ne abbiamo, data da un’alimentazione ricca di cibi raffinati e con grande percentuale di zuccheri facilmente assimilabili dall’organismo. È proprio questo il punto: lo zucchero di cui abbiamo bisogno dovrebbe derivare quasi esclusivamente da quello prodotto dalla digestione e non da quello introdotto dall’alimentazione sotto forma di dolci e bevande iper zuccherate. Lo zucchero raffinato si assimila troppo rapidamente creando notevoli scompensi che da cronici si trasformano in vere malattie metaboliche, come il diabete.

Ora, se diamo un rapido sguardo al frigorifero e alla dispensa, ci renderemo conto che lo zucchero ci circonda in moltissimi prodotti, la maggior parte. E dunque eccoci a un bivio: condurre una vita di stenti senza mai una dolce gratificazione o abbandonarsi al proprio destino e abbuffarsi senza ritegno di dolci in tutte le loro forme?

Niente panico, abbiamo la soluzione!

Come sempre la virtù sta nel mezzo e, se da una parte non dobbiamo vivere sotto regime, dall’altra è però doveroso fare il punto della situazione e capire quando questa voglia di dolce è solo un desiderio meccanico e quando invece è una reale necessità dell’organismo. Capire a che punto siamo è fondamentale, i dolci sono responsabili di importanti malattie e disfunzioni e spesso una dieta sregolata, ricca di carboidrati e zuccheri, è l’anticamera di diabete e obesità.

Ma noi oggi non vogliamo intristirvi con una predica su quanto ci facciano male certi alimenti, anzi vogliamo portarvi allegramente sulla via della consapevolezza a tavola, suggerendovi non di mettervi a dieta, ma di iniziare a scegliere i dolcificanti migliori, i più naturali, gli alleati per una vita in salute.

Eccoli qua, vi presentiamo i nostri dolcificanti naturali preferiti, e vi invitiamo a sperimentarli al più presto.

Stop allo zucchero bianco!

Per eliminare lo zucchero bianco una prima soluzione sembrerebbe lo zucchero di canna grezzo, ma attenzione: solo lo zucchero di canna grezzo biologico ci assicura che il colore bruno dei cristalli non sia un ulteriore aggiunta di melasse e caramelli artificiali che fungono da coloranti.

Per andare sul sicuro gli unici veri zuccheri di canna sono quelli integrali. Ecco i nomi: Mascobado, Dulcita e Panela, le cui colorazioni brune sono naturali, hanno una consistenza umida, perché non sono in forma cristallina e aromi dal sentore di caramello e liquirizia. Li troviamo nei negozi bio o equo solidali, nei GAS e anche nei supermercati più forniti.

Una vera novità tra gli scaffali dei negozio biologici è lo zucchero di fiori di cocco. Il suo successo è dovuto soprattutto all’alto contenuto di sostanze nutritive e al suo indice glicemico, che è più basso rispetto a quello del comune zucchero. È una fonte naturale di vitamine, è un prodotto non lavorato, non filtrato e non sbiancato. E non contiene conservanti.

Lo zucchero di cocco contiene anche una fibra chiamata inulina, che rallenta l’assorbimento del glucosio, e questo spiega il motivo per cui ha un indice glicemico più basso rispetto al normale zucchero. Resta comunque un alimento molto calorico.

Malto – Sciroppo d’acero – Sciroppo d’agave

Ora vi presentiamo tre dolcificanti dalla consistenza fluida, perfetti sia per dolcificare a freddo che a caldo, per confezionare torte, creme e biscotti.

Malto

Esistono diversi tipi di malto come quello di orzo, di grano di mais o di riso, questi ultimi due sono i più delicati come gusto. Provengono dalla fermentazione di cereali attraverso l’aggiunta di enzimi. Il principio a cui risale la scoperta di questo dolcificante è molto antico, come la ricerca dell’uomo di cibi dolci.

Infatti masticando a lungo dei cereali l’uomo si è accorto che si sprigionava un sapore dolce, e questo proprio grazie all’azione degli enzimi contenuti nella saliva, che scindono le molecole di amidi complessi in zuccheri. Dalla preistoria a oggi, con moderni meccanismi di attivazione e fermentazione dei cereali si ottiene oggi il malto, il più naturale dei dolcificanti.

Come si usa? A freddo o a caldo per dolcificare qualsiasi bevanda, dolcifica un terzo in meno rispetto allo zucchero di canna, e la sua dolcezza è delicata e naturale, pertanto non aspettiamoci lo stesso risultato di gusto nel passaggio dallo zucchero tradizionale al malto.

Sciroppo d’acero

Si ricava dalla linfa estratta dall’acero. Questa linfa viene poi fatta concentrare in sciroppo, facendola bollire per eliminare l’acqua in eccesso. Successivamente, si procede all’imbottigliamento. Contiene saccarosio, calcio, potassio, vitamine del gruppo B.

Esistono diverse gradazioni di dolcezza e colore. Ha un sapore assai dolce ed è ideale per la preparazione di dolci, per dolcificare bevande, ecc. Lo sciroppo d’acero inoltre, ha proprietà depurative ed energizzanti.

Sciroppo d’agave

Lo sciroppo d’agave, anche detto impropriamente nettare d’agave, è estratto dall’Agave Blu (Agave Tequilana), che prospera sui terreni vulcanici del Messico. È estratto dall’amido contenuto dal cuore del bulbo dell’agave, attraverso enzimi e alcuni reagenti chimici. Per questo motivo viene definito meno sostenibile e naturale rispetto al malto o allo sciroppo d’acero. È il dolcificante da preferire in una prima fase di allontanamento dallo zucchero bianco, in quanto ha un gusto neutro e una dolcezza che molto si avvicina a quella del saccarosio a cui siamo abituati. Va benissimo per tutti gli usi.

Disintossicarsi dagli zuccheri raffinati

Dovrebbe essere un appuntamento che almeno una volta nella vita sarebbe utile incontrare. Possiamo disabituarci per gradi e iniziare a eliminare innanzitutto le bevande zuccherate e i dolci più raffinati in generale. Per resistere alla fame di dolci da forno, creme, cioccolato e caramelle, può essere utile mangiare un frutto o dei semi oleosi ogni qualvolta si avverte il desiderio di dolce. Piano piano sentiremo calare quella irrefrenabile voglia di dolce e ci dirigeremo verso cibi più delicati, con un impatto glicemico più sostenibile per il nostro organismo.

Dopo questo breve periodo detox, cerchiamo di ascoltare il benessere e sperimentare l’energia rinnovata che deriva dalla mancanza di zuccheri raffinati, così saremo pronti per continuare a fare a meno dei dolci più comuni e deleteri per il nostro organismo, e a introdurre con parsimonia e moderazione i dolcificanti naturali appena visti insieme, per renderci la vita davvero buona e…dolcissima.

Alessandra Lucentini
www.potereaifornelli.it

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