Il Duca di Salaparuta e Cucina Semplicemente – Cucina Semplicemente allarga gli orizzonti con la cucina vegetariana e crudista rivisitando il famoso libro del Duca di Salaparuta edito da Sellerio.

Il Duca di Salaparuta e Cucina Semplicemente - Origine foto: www.alliatavini.com

Il Duca di Salaparuta e Cucina Semplicemente – Origine foto: www.alliatavini.com

Stiamo varando un progetto che ci terrà occupati per almeno tre anni. Si tratta dello studio e della rivisitazione del libro “Cucina Vegetariana e naturismo crudo” di Enrico Alliata Duca di Salaparuta.

Il libro mi fu regalato, appena fresco di stampa, da una carissima amica mentre studiavo filosofia a Firenze. La chiamavo scherzosamente la “Principessa di Salaparuta” visto il legame per parte di madre con il duca.

Cucina Vegetariana e naturismo crudo contiene oltre mille ricette ed è un indice di una sapienza che va al di là di una semplice raccolta: trattasi di un manifesto che affonda le radici nella Teosofia di Rudolf Steiner, che nei primi decenni del XX secolo formò le menti di molti intellettuali tra cui Maria Montessori. Enrico Alliata, il Duca di Salaparuta, era un fervente sostenitore della Teosofia e che influenzò a tal punto la sua vita da farne uno stile di vita anche a tavola. La sua attività economica più importante erano le cantine dell’ormai celeberrimo vino di Salaparuta non è chiaro come giustificasse la trasformazione dell’uva in vino e con quali metodi e se usasse dei conservanti come i solfiti, ma di fatto accanto alla sua attività di produttore e commerciante affiancava quella di diffusore della dottrina del salutismo che inglobava anche il crudismo.

Il Duca di Salaparuta e Cucina Semplicemente - Origine foto: www.alliatavini.com

Il Duca di Salaparuta e Cucina Semplicemente – Origine foto: www.alliatavini.com

Il suo manifesto è riassumibile in una citazione tratta dal libro «tutte le malattie che affliggono l’umanità (la quale dovrebbe abbandonare il corpo soltanto per serena estinzione di vecchiaia) provengono da due grandi cause: l‘errore etico e l’errore dietetico. Essi determinano l’effetto patologico sia nella persona che compie l’errore, sia nei suoi discendenti. […] Ci basta quindi occuparci dell’errore dietetico, mentre per l’altro ognuno provvederà da sè attraverso le proprie esperienze e conoscenze».

Quindi il duca lascia a ognuno di noi la ricerca di ciò che fa bene nel campo etico, ma si fece carico del compito di insegnarci qual è la strada più consona per la miglior preparazione e consumo di cibi sani per il corpo e per la mente.

 

Corrado Corradini

 

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