Sentiamo spesso parlare di ecosostenibilità; cerchiamo di capire se ne siamo veramente coinvolti nella vita quotidiana.

Ecosostenibilità mi interessa direttamente
Cucinare, prendere la macchina, acquistare un vestito, fare la spesa, lavare i piatti. Si tratta di azioni comuni, che eseguiamo senza consapevolezza e cognizione di causa. I gesti della nostra quotidianità sono regolati da sequenze routinarie, alle quali siamo fortemente abituati. Non serve riflettere per eseguirli. Eppure, ogni nostra attività, dalla più frequente alla più rara, partecipa a tutti i flussi di vita che in ogni momento scorrono attorno a noi, senza che ce ne accorgiamo. Ha un’origine e una destinazione.

Il sistema terra si nutre attraverso un insieme di relazioni infinito e dinamico, che funziona cedendo e fornendo energia. Le attività dell’uomo raggiungono cifre e risultati esorbitanti, usufruendo di questo naturale scambio millenario. Anche se la società moderna ha prodotto creazioni che rasentano la fantascienza, la nostra specie è indissolubilmente legata al pianeta e alla sua salute.

Oggi però questa simbiosi pare avere un bilancio negativo: consumiamo risorse molto più velocemente di quante la terra riesca a produrne. Le tempistiche del nostro fervore produttivo non rispettano i cicli naturali del circuito terra.

Questo problema di sincronia ha generato la riflessione riguardo alla sostenibilità. Negli ultimi anni in effetti, termini come sviluppo sostenibile, ecologia ed ecosostenibilità sono diventati argomenti di grande interesse. Interesse di chi? Del nostro! Tutto ciò da cui attingiamo è un tassello millesimale degli enormi flussi energetici della vita, intesa come materia vivente.

L‘ecosostenibilità è un approccio all’attività umana che regola le proprie pratiche secondo un’ottica sostenibile. Un atteggiamento ecosostenibile dunque invita l’uomo ad agire in modo che il suo consumo di risorse non precluda alla generazione successiva un uso equivalente delle stesse risorse: il soddisfacimento dei nostri bisogni non deve compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.

Spesso, rispetto a questo tema, vince sull’individuo un senso di impotenza e rassegnazione, che porta al pessimismo e alla passività. Per contro, ogni nostra piccola azione può influenzare la trasformazione ciclica degli organismi, senza dover arrivare a ritirarsi in montagna con due capre e una mucca!

Bisogna semplicemente agire con più consapevolezza. E’ incredibile notare che la cucina, il cuore pulsante delle case italiane, è nel contempo il luogo della vita domestica in cui si producono più scarti e rifiuti. Cucinare in maniera ecosostenibile può davvero essere un investimento per la qualità delle risorse e, conseguentemente, della nostra vita. Ad esempio, stimolare la creatività cucinando ricette a base di avanzi, che evitano gli sprechi; fare la spesa in maniera responsabile, controllando le etichette; preferire la lavastoviglie a carico pieno rispetto al lavaggio a mano; privilegiare cotture che ottimizzano l’energia e tanto altro.

I suggerimenti sono davvero infiniti e sono divulgati da esperti qualificati attraverso siti, libri, e consigli preziosi. Cominciate a riflettere sul significato delle vostre azioni in cucina e tenetevi sempre aggiornati per scoprire come approntare gesti sostenibili nella vostra quotidianità.

Mirella Prandelli

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