FIVI: i Vignaioli Indipendenti – Oggi vi portiamo alla scoperta dei Vignaioli Indipendenti per capire cosa vuol dire scegliere FIVI.

FIVI: i Vignaioli Indipendenti

Non è certo facile districarsi nel mondo del vino. E non parlo a livello mondiale, in questo momento guardo solo all’Italia, fatta di mille realtà, grandi e piccole, centinaia di denominazioni d’eccellenza che fanno del nostro patrimonio enologico un tesoro (e un patrimonio) famoso in tutto il mondo.
Come scegliere tra miriadi di bottiglie? Il nostro gusto e il piacere devono essere di sicuro la spinta iniziale, e poi? Anche di una stessa tipologia di vino (che potrebbe essere proprio quella giusta da abbinare a un piatto) ci possono comunque essere tantissime etichette. In base a cosa la mano prende una bottiglia piuttosto di un’altra? Conoscenza ed esperienza, sperimentazione di una cosa nuova, affezione per un produttore in particolare, moda o sentito dire e così via.

Il metro di giudizio, oggi, in questo post, è la filosofia (o etica per certi aspetti, legati soprattutto al rapporto tra produttore e consumatore), in particolare quella che riunisce centinaia di produttori a un’associazione di categoria, la FIVI, una delle più importanti e sentite in Italia.
Se non si sa di che si tratta, ecco alcune informazioni che, chissà, potrebbero aiutarvi a scegliere la prossima bottiglia di vino.

FIVI: i Vignaioli Indipendenti

La FIVI, per esteso Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani.
Questi produttori sono i vignaioli per antonomasia coloro i quali soddisfano precisi criteri di autenticità, di trasparenza e di “semplicità”. Il vignaiolo è colui che coltiva le sue vigne, direttamente, e che imbottiglia il proprio vino. Colui che cura ogni passaggio personalmente e vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta. Colui che non compra uve altrui (se non in casi di effettiva necessità di vinificazione), in conformità con le leggi, rispettando le norme della sua professione e limitando l’uso di additivi inutili.

Il Vignaiolo è una delle figure centrali del vino contemporaneo (cit. dal loro sito internet). In che senso? Il mondo del vino contemporaneo è fatto da grandissime aziende, cooperative e medio-piccole realtà. Perché oltre a quanto scritto sopra rappresenta una delle figure centrali? Per il suo legame al territorio. Il vino, per come lo intendo io, deve essere espressione del territorio nel quale nasce, che deve essere rispettato dall’uomo che lo crea nel modo più rispettoso possibile nei confronti della terra e del frutto.
E anche questo fa parte della mission della Fivi.
Nella pratica, in enoteca, davanti allo scaffale, come riconoscere una bottiglia di un associato che quindi sposa questa filosofia? Molto semplice…sulla bottiglia è riportato il logo dell’associazione.

FIVI: i Vignaioli Indipendenti

Per chi volesse approfondire questa realtà segnalo il sito internet (link www.fivi.it), ricco di notizie e sempre aggiornato. Per chi dalla teoria vuole passare alla pratica segnalo una delle iniziative annuali organizzate dalla FIVI, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che quest’anno si svolgerà nei giorni 28 e 29 novembre a Piacenza. In questa occasione si ha la possibilità di assaggiare, chiacchierare con il produttore in persona e acquistare direttamente qualche bottiglia.

 

Arianna Vianelli

 

Immagini su gentile concessione di FIVI.

 

Terra-Uomo-Cielo-banner

Share