Frutta: gustatevi l’arancione di giugno!

Giugno ha portato con sé afa e caldo torrido! Dopo l’interminabile inverno e la tanto sospirata estate, finalmente crescono le temperature ma forse…. Un po’ troppo! In effetti, anche per i più agguerriti appassionati dell’estate, il primo caldo è fastidioso e spossante: gonfiore diffuso in tutto il corpo, stanchezza e ritenzione idrica i primi segnali di un arrivo a dir poco traumatico. La tanto sentita espressione della nostalgia per le mezze stagioni sembra non essere solo un modo di dire!

Per difendersi dai pericoli del caldo, gli esperti consigliano di assumere tanta acqua e cibi prevalentemente vitaminici e freschi: frutta e verdura a gogò! Insalatone, macedonie, centrifughe; tanti colori e tanta creatività per la cucina di giugno!

Frutta gustatevi l'arancione di giugno

Abbiamo già detto come le policromie dei cibi vitaminici indicano qualità nutritive davvero benefiche. Assumere nell’alimentazione una combinazione dei cinque colori è assolutamente terapeutico, stimolante e salutare.
Il colore dei cibi è dato da specifiche sostanze che hanno particolari funzioni nel nostro organismo. Nel caso dell’arancione, sono leutina e xeantina a conferire la tonalità, due sostanze antiossidanti, estremamente benefiche per la vista. Tutti gli alimenti giallo-arancio sono ricchi di vitamina C, rafforzano il sistema immunitario e hanno un effetto depurativo sull’organismo.

Vediamo cosa ci porta la raccolta di giugno!

Albicocche

L’albicocca è il frutto dell’Albicocco o Prunus Armeniaca, della famiglia delle rosacee, che include anche ciliegia, pesca e prugna. Originario della Cina, nei secoli successivi, la pianta fu diffusa nel bacino Mediterraneo dagli arabi; infatti, il suo nome deriva dalla parola araba Al-barquq.

Con un periodo di maturazione dai 3 ai 6 mesi, l’albicocca si presenta vellutata e di colore arancione, con delle sfumature rosse. È ricca di vitamine B, C e PP, ma soprattutto di carotenoidi, precursori della vitamina A, che protegge le superfici interne ed esterne dell’organismo. La sua carenza porta a conseguenze dannose per il corpo: secchezza della pelle, facile rottura di unghie e capelli, difficoltà nella cicatrizzazione delle ferite, fragilità ossea, alterazioni dell’occhio e della vista.

Infine, l’albicocca è ricca di magnesio, fosforo, ferro, calcio e potassio e dunque molto utile per chi è anemico, spossato, depresso e cronicamente stanco.

Pesche

La pesca è il frutto del pesco o Prunus Persica, anch’esso originario della Cina, dove fu investito del simbolo dell’immortalità. In Egitto, la pesca era sacra alla divinità Apocrate, dio del silenzio e dell’infanzia. Poeti e artisti di tutto il mondo e di tutte le epoche ne hanno elogiato i fiori. Secondo lo scrittore romano Palladio, il frutto venne portato nell’Europa Mediterranea da Alessandro Magno, che ne rimase profondamente affascinato, quando lo vide nei giardini di Re Dario III, nel corso della sua spedizione in Persia.

Le pesche sono carnose, succose e zuccherine, hanno la buccia di colore giallo-rossastra che può essere sottile e vellutata o liscia. La polpa è dolcissima e profumata e, secondo la varietà, può essere gialla o bianca con venature rosse più evidenti in prossimità del nocciolo.

La pesca ha proprietà rinfrescanti e disintossicanti: grazie all’abbondanza di zuccheri e calcio è mineralizzante, tonificante e ricostituente. Inoltre, le sue Vitamina C e provitamina A hanno proprietà antiossidanti ed un ruolo attivo nel contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi. Infine, il suo alto contenuto di potassio apporta beneficio al sistema nervoso e regolarizza il battito cardiaco.

Mirella Prandelli

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