Gluten free world championship – Dal 14 al 17 novembre si è svolta la terza edizione di Gluten Free Expo, il salone internazionale dei prodotti e all’alimentazione senza glutine, quest’anno nella nuova location di Rimini Fiera.

Gluten free world championship - Cucina Semplicemente

Gluten free world championship – Cucina Semplicemente – Fotografia di Monica Martino

Nel corso di queste giornate si sono susseguiti diversi eventi che hanno riguardato workshop tematici, show cooking con i migliori esponenti della cucina gluten-free, laboratori per grandi e piccini dedicati alla preparazione di cibi dall’antipasto al dolce, presentazioni di libri dedicate alle tematiche del mondo senza glutine nonchè un nutrito numero di stand di produttori e associazioni legate al mondo senza glutine.
Tra i vari eventi il più importante sicuramente è stato il 1° Campionato Mondiale di Pasticceria e Pizzeria Gluten Free “È anche senza glutine” che si è tenuto il 15 novembre, organizzato dal World Gluten Free Chef Academy. Cucina Semplicemente è stata ufficialmente invitata a seguire la fase finale di questa competizione, dove si sono amichevolmente sfidati 19 concorrenti tra chef e cuochi professionisti ed appassionati di cucina che hanno saputo tener bene il confronto. Gli sfidanti provenivano da diverse partio d’italia ad eccezione di una concorrente proveniente dal Venezuela, la Lady Chef Kristel Danila Ruocco, dalle inequivocabili origini italiane. La giuria era composta da ben 11 elementi con presidenti di giuria lo Chef Luca Barbieri e il Dott. Raffaele Trovato dell’Italian Food Style Education Institute e tra i giurati Emanuela Ghinazzi di “Un cuore di farina senza glutine” e lo Chef Franco Portioli. È stata istituita anche una giuria popolare di cui faceva parte anche la scrivente.

La gara consisteva nella valutazione di tre portate che comprendevano pane/focaccia, pizza e dolci nei modi e con gli ingredienti che i concorrenti ritenevano più opportuni per rappresentare i sapori della propria terra o del proprio estro. La giuria tecnica (e anche quella popolare) doveva valutare ogni concorrente secondo questi criteri con un punteggio da 1 a 10:
• Stile presentazione
• Sintonia dei colori
• Tecnica di impasto
• Assemblaggio dei componenti come amidi, zuccheri, prodotti naturali innovativi.
Molti dei concorrenti in gara si sono presentati con delle innovative tecniche di miscelazione di farine senza glutine, utilizzando spesso pseudo cereali e legumi per caratterizzare i loro impasti con sapori che rendessero il piatto finito una creazione originale e sorprendente anche a livello nutrizionale: quinoa rossa, miglio selvatico, teff, ceci, piselli, legumi germinati, fibre di cicoria non sono più solo dei cibi alternativi ma ingredienti importanti di ricette tanto da non far rimpiangere affatto dolci e lievitati salati glutinosi.

La scelta dei tre classificati è stata molto difficile, con alcuni piatti preparati con un livello e un’accuratezza tali che davvero avrebbero meritato di vincere… ma bisognava scegliere, quindi
classificata Elisa Piccioli di Brescia, mamma di una bambina di 6 anni celiaca che ha presentato delle ricette dedicate all’alimentazione quotidiana di sua figlia utilizzando ingredienti dieteticamente validi (farina di lenticchie e fibre);
classificata Kristel Danila Ruocco dal Venezuela, ha presentato i suoi piatti in versione finger food con ottimi accostamenti di colori e forme dei cibi molto ben curate;
classificato Fabio Iobbi dalle Marche, che ha un suo laboratorio di produzione gluten free e ha utilizzato nei suoi lievitati salati la tecnica del poolish con panificazione ad alta idratazione per un risultato finale ad ottima digeribilità.

Il punto diforza di questa manifestazione è stata la mutua collaborazione tra i concorrenti nella preparazione dei piatti, cosa che non è semplice trovare in altre competizioni simili.
La bellissima carrelata di 57 diverse portate che ha stupito giudici e pubblico sicuramente pota a pensare che oggi il cibo senza glutine non è più un alimento senza colore e sapore ma ha un suo carattere e può stimolare la fantasia creativa sia dei professionisti della cucina che delle persone comuni davanti ai fornelli di casa propria. Sintetizzando il tutto in una frase dello Chef Luca Barbieri, “La cucina senza glutine non è più una alternativa, la cucina senza glutine ha una sua identità”… e questo grazie a chi in questi anni sta mettendo tutto il suo impegno per far sì che ciò sia così.

 

Monica Martino

 

 

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