Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi!

Ci risiamo, tornano le feste e ricominciano i drammi culinar-familiari, perché nessuna famiglia è ormai indenne da disquisizioni più o meno civili sul menù delle feste e, soprattutto a Pasqua, si scatenano le più accese discussioni.

Come ovviare ai separatismi? Certamente la prima cosa che viene in mente è appellarsi a quel famoso detto: Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi. Ma diciamocelo, è bello stare in famiglia e le feste sono un’occasione per ritrovarsi e condividere qualche momento insieme.

Happy Vegan Easter!

A Pasqua però, non c’è solo l’occasione per stare in famiglia, perché il vegan-dramma si ripete esattamente 24 ore dopo la Pasqua, quando arrivano gli inviti alle grigliate con gli amici per il giorno di pasquetta! Due giorni indimenticabili: alcuni li passeranno a spadellare per tutti, altri ad abbuffarsi, mentre i veg-oltranzisti trascorreranno ore e ore cercando di convincere la mamma a cambiare menù, o in copiose telefonate per indurre gli amici a grigliate senza carne. Ma non è un compito facile e spesso di generano conflitti che difficilmente si potranno appianare cambiando menu.

Calma e sangue freddo

Primo passo: puntiamo a rafforzare il nostro self-control, lasciamo stare la rabbia e la tristezza verso chi non comprende la nostra scelta alimentare, e pensiamo a come essere conviviali, allegri e superiori alle solite battute che sappiamo già…fioccheranno come petali di mandorli in fiore al primo zefiro.

Abbiamo fatto una piccola meditazione? Ce la facciamo a non aggredire la zia che si ostina a desiderare il capretto? Lo so è difficile, ma questo è il nostro compito, far arrivare con dolcezza il nostro messaggio, nessuno si convincerà a togliere l’agnello davanti alle nostre facce crucciate o ai nostri slogan pro-vegan. Possiamo agire in anticipo certo, mostrando del materiale informativo a mamme e nonne che si consulteranno poi sul menu, e magari capiranno che è possibile lasciare andare alcune tradizioni e alleggerire le tavole, rasserenando noi e sicuramente la vita di tanti cuccioli.

Niente video violenti, né fotografie cruente, se vogliamo che le persone ci ascoltino, agiamo col cuore, ma con un cuore aperto anche a comprendere chi ci sembra anni luce dalla verità. Non giudichiamo le scelte degli altri e non cerchiamo di diventare i paladini degli agnelli in una settimana. Le aspettative tradite ci faranno sentire inutili e questo genera solo negatività dentro di noi.

Se con dolcezza non saremo riusciti a togliere agnelli e capretti dalle tavole e le salsicce dalle grigliate, allora agiamo prendendo i nostri convitati per la gola…ehm…non in senso letterale! Intendevo preparando qualcosa di buono da mangiare.

Facciamo apprezzare la cucina vegan!

Deposte le armi, muniamoci di mattarelli e di ricette pratiche, veloci gustose e con ingredienti semplici. L’obiettivo è far apprezzare la cucina vegan, non sottolineare con preparazioni strane ed esotiche quanto sia lontana questa cucina dal palato onnivoro. Cerchiamo in internet, sperimentiamo prima a casa e poi portiamo qualcosa di sfizioso e magari anche colorato e coreografico. La bellezza di un piatto di solito mette tutti d’accordo.

Il consiglio culinario questa volta punta tutto su: alleggerire non vuol dire mangiare poco saporito, poco dolce, senza consistenze e solo tofu! Mi raccomando non improvvisate finte carni, ma piuttosto portiamo qualche innovazione. Puntiamo a stupire con piatti gustosi come delle torte salate, ne trovate moltissime ormai di ricette, la pasta sfoglia vegan già pronta di solito mette pace tra i convitati, piace a tutti e creare un ripieno goloso non sarà un problema.

Curare l’antipasto con un classico e intramontabile hummus ci regalerà delle belle soddisfazioni, ci chiederanno tutti la ricetta.

Così come preparare polpettine di legumi avvolte da un sugo saporito ci farà senz’altro acquistare punti da tutta la famiglia, e nessuno si lamenterà della mancanza di carne, o per lo meno avremo creato un’alternativa gustosissima per noi, e per chi vorrà azzardare un assaggio.

Per il dolce abbiamo l’imbarazzo della scelta, proviamo a realizzare una crema dolce per accompagnare la colomba, così alletteremo anche i più scettici con un voluttuosa crema pasticcera, che vinceranno la paura del cibo vegan e inizieranno ad avvicinarsi…in dolcezza.

Sull’uovo di Pasqua fortunatamente, il cioccolato fondente è già vegan, quindi anche i nonni potranno andare sul sicuro e regalarlo con serenità anche a quel nipote che mangia solo cose strane. Una buona dolcissima Pasqua a tutti e cerchiamo davvero di mettere pace tra noi e il Mondo, e di non allontanarci da chi ci vuol bene e desidera stare in nostra compagnia…menu a parte, restiamo uniti.

Alessandra Lucentini
www.potereaifornelli.it

 

Share