Concorrente della prima edizione di Masterchef, Imma Gargiulo oggi è parte integrante del palinsesto di Alice TV con la sua trasmissione Conserve di Casa. Cuore sorrentino, la sua cucina è un continuo gioco con gli ingredienti tra ricette tradizionali e innovative.

Da Masterchef con amore!

Origine foto Alice TV

CS: Chi è Imma Gargiulo?
IM: Sono io, così almeno risponderebbe la mia secondogenita se mai mi venisse in mente di chiederle “Chi è Eva Marciano?” Difficile riuscire a definirsi in poche parole, ma visto che me lo chiedi posso dirti che sono una persona che ama essere felice per cui lavoro per poterlo essere! E a quelli che mi dicono che sono una persona fortunata rispondo sì lo sono, ma più di ogni altra cosa ho la fortuna di accorgermene e di lavorare per non perdere l’onda. Un po’ una surfista: sono fortunata di trovare l’onda, ma con la voglia di cavalcarla al meglio!

CS: Da chi hai ereditato questa passione? E cosa custodisci in particolare ?
IM: Credo che la mia passione prima che per la cucina sia una passione per il cibo: amo mangiare, amo mangiare bene. Accanto a questo c’è la curiosità di scoprire come nascono i piatti. I miei ricordi di sempre sono legati al cibo, tutta la mia famiglia, tutto il mio albero genealogico è costellato di abili cuciniere e cucinieri, i grandi pranzi con le zie che spignattano, le feste con i dolci sontuosi di nonna Immacolata, le sfogliatelle di zio Peppino, tutte fatte rigorosamente a mano e cotte per magia nel forno a legna. Ovviamente anche la mia mamma che dal nulla, all’ultimo minuto, creava pranzi favolosi: la sua pasta al pomodoro di un pranzo d’estate mi riecheggia ancora sulle papille gustative.

CS: Sei cresciuta a Sorrento, una terra di sapori e tradizioni: cosa ricordi della tua infanzia?
IM: I pomodori dell’orto di nonno Ciccillo. Ladra di pomodori: questo il titolo del film che immagino possa raccontare la mia biografia.
I ricordi della mia infanzia sono legati indissolubilmente alla terra e al mare. Una per tutte la scena di noi bambini nel cassone dell’ape di zio Peppino in direzione del “Monte” con la missione di raccogliere le amarene per la nonna; quei piccoli frutti amarognoli si sarebbero poi trasformati nelle favolose amarene per le sfogliatelle Santa Rosa di zio Peppe il Vecchio.

CS: Intuisco che la tradizione è molto importante nel tuo modo di cucinare.
IM: Il mio modo di vedere la cucina si lega indissolubilmente alla tradizione, anzi la tradizione è uno degli ingredienti che utilizzo. Sì proprio così: non mi ispiro alla tradizione, la utilizzo come ingrediente in ogni mio piatto. I miei piatti nascono prima che nella mia testa nella mia bocca, immagino i sapori dei vari ingredienti nella mia bocca e nel mio naso guidata dalla storia che mi porto dietro, mi immedesimo nel piatto guidata dalla storia che ho dentro.

CS: Il Frantoio della famiglia Gargiulo e in generale l’olio cosa hanno rappresentato per te?
IM: Il profumo dell’olio appena franto è dentro di me; l’imprinting sul cibo nasce con lui. Gli odori, e non necessariamente i profumi, ci legano ai ricordi più importanti della nostra vita, per me l’olio è la famiglia. Il tempo, soprattutto quello trascorso con mio padre è scandito con i tempi dell’olivo. Le passeggiate sulle colline in primavera per ammirare la splendida fioritura che poteva predire l’annata giusta. D’estate si andava a trovare i contadini per stabilire la raccolta e poi la gran festa della molitura.
Il nostro frantoio da ottobre a gennaio era come un alveare, coi contadini stracolmi di olive all’andata e di olio al ritorno creavano un mondo tutto a sé stante. E poi vogliamo parlare del pane intinto direttamente nell’olio appena nato? Una storia che si deve solamente vivere per essere compresa nel profondo.

CS: Ami le sfide e hai partecipato al primo Masterchef Italia: com’è stata quell’esperienza?
IM: Amo le sfide ma è solo grazie al mio lato incosciente che mi ci ritrovo catapultata. Mi sono iscritta a Masterchef senza riflettere su cosa sarebbe potuto accadere, ho scritto di getto una lettera indirizzata alla redazione dove mi sono raccontata e poi da lì è iniziato tutto.
Ho gareggiato senza pensare di farlo. Ho cucinato: ecco cosa ho fatto a Masterchef e l’ho fatto come se non ci fosse altra missione nella mia vita, non ho pensato neppure per un secondo che fosse una gara con altri, ma solo un impegno con me stessa e la mia passione. E se prima di Masterchef ho pensato di avere la passione per la cucina, solo attraverso il programma ho avuto la certezza di possederla sul serio, cucinare nella tranquillità della propria casa è una cosa completamente differente dal farlo in situazioni delle più disparate e per lo più non favorevoli.
A chi mi ha chiesto in queste anni se la gara fosse vera ho sempre risposto che è tutto vero e io e i miei compagni di avventura lo abbiamo pensato fino in fondo, quando i giudici facevano partire il tempo tutto si concentrava in quei 45/50/60 minuti, non so come, ma riuscivamo a realizzare i nostri piatti con le sole nostre forze. Se dietro tutto quello che abbiamo vissuto ci possa essere un burattinaio, non so dirvelo e neppure mi importa perché quello che ho fatto è stato vero e questo a me basta.

CS: Barbieri, Cracco , Bastianich: cosa ti hanno insegnato?
IM: Il rapporto con i giudici è sempre stato solo per il tempo che tutti voi avete visto in TV. Dal tempo in cui iniziava la gara a quello in cui finiva, per cui non posso dire che mi abbiano insegnato qualcosa, se non credere maggiormente in me e riuscire a leggere tra le righe. Perché lo sport preferito dai giudici era quello di mettere in crisi noi poveri concorrenti, venivano in postazione a minare le nostre certezze: solo la determinazione e la fortuna ci permetteva di portare a buon fine l’impresa.

CS: Hai scritto “Celebrity chef: le ricette di Imma”, quali ricette contiene? E a quali di queste ricette sei più affezionata?
IM: Il mio libro nasce grazie all’editore siciliano della Melino Nerella Edizioni che ha voluto completare la sua collezione di autori con un’autrice di cucina. Il mio libro è la storia dei miei piatti. Nel senso che ogni piatto racconta la sua storia nella mia testa, molte ricette sono legate al mio passato altre all’intuizione di un momento. Difficile sceglierne uno in particolare, ma proprio se devo allora è “Il mare d’inverno”: spaghetti alla colatura di alici, limone e olio ai limoni di Sorrento del mio frantoio.

CS: Dal cartaceo alla Tv con le Conserve di Casa di Imma. Com’è stata questa esperienza da protagonista in una trasmissione tutta tua?
IM: Condurre una trasmissione è un’emozione grandissima, raccontare chi sono attraverso la mia cucina, le ricette che hanno costellato la mia vita e quelle che ho scoperto nel tempo. Ricette inventate, ricette del mio passato, ricette della mia tradizione.

CS: “Femmena” il tuo sogno che si è realizzato: un ristorante tutto tuo. Chi sono i tuoi clienti e come li conquisti?
IM: Il Femmena è sulla terrazza dell’Hotel del Corso in pieno centro di Sorrento e grazie a questo parla lingue di tutto il mondo. E la magia è proprio questa, persone di lingua diversa si trovano a condividere lo stesso desco e a parlare la lingua universale della tavola. Cosa li conquista? Le storie che racconto con i miei piatti e la storia che racconto più facilmente è la mia, della mia casa, della mia Sorrento, attraverso gli ingredienti che la mia terra mi regala.

CS: Che rapporto hai coi social media?
IM: Mi diverte tantissimo condividere quello che faccio con gli altri e i social media sono un filo diretto con tanti. Facebook è più nelle mie corde ma ogni social è un nuovo ponte tra me, la mia cucina e gli altri e i loro mondi.

CS: Quali sono gli ingredienti che non dovrebbero mai mancare in cucina?
IM: Ovviamente l’olio in primis, la pasta, i legumi e le verdure.

CS: Ci daresti una ricetta da preparare per i lettori di Cucina Semplicemente?
IM: Visto che vi ho raccontato del mio piatto Il mare d’inverno vi racconto questa.

Da Masterchef con amore!

Fotografia di Imma Gargiulo

Ingredienti per 4
Spaghetti di Gragnano 400gr
Colatura di alici 6 cucchiai
Alici di cetara 6
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine d’oliva 5 cucchiai
Limone di sorrento olio al limone 3 cucchiai
Pangrattato a briciole grosse 6 cucchiai
Prezzemolo
Pomodori gialli d’inverno 6/7 medi

Preparazione
Cuocere in acqua leggermente salata gli spaghetti.
Sbucciare e tagliare in due lo spicchio d’aglio.
In una padella riscaldare leggermente l’olio e lasciare insaporire metà spicchio d’aglio schiacciato con un premiaglio.
Tritare le alici e mescolarle con l’aglio nella padella. Spegnere subito il fuoco. Aggiungere i pomodorini gialli tagliati a spicchietti, dopo averne conservati un paio per la decorazione.
In una seconda padellina far rosolare l’altra metà dell’aglio tritato e l’olio al limone. Aggiungere il pangrattato e far tostare sempre mescolando.
Scolare gli spaghetti ancora al dente; ricordarsi di conservare una tazza di acqua di cottura.
Accendere nuovamente il fuoco sotto l’olio e le alici, aggiungere la colatura di alici, il succo di mezzo limone e spadellare gli spaghetti.
Aggiungere il prezzemolo ed un paio di cucchiaiate di briciole tostate.
Per la preparazione del piatto attorcigliare una porzione degli spaghetti a mo’ di turbante e porli nel centro di un piatto piano.
Posizionare dei pomodorini, spargere delle briciole di pane tostato e finire con un filo d’olio al limone ed una grattugiata di scorza di limone freschissimo, qualche goccia di olio ai limoni di Sorrento e servire.

CS: Progetti in cantiere per il futuro?
IM: Nel prossimo futuro, anzi nel mio domani sera ci sarà la mia nuova avventura nel mondo della pizza. Per questo vi invito a seguirmi sul Canale 83 del digitale terrestre e raccontarmi cosa ne pensate. Per il resto, di sogni ne ho pieni i cassetti devo solo riuscire a capire quando è il momento giusto per sciorinarne uno nuovo!

 

Daniela Neglia

 

 

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