Intolleranza al lattosio e allergia al latte: due disturbi diversi.

Parallelamente al costante aumento della percentuale di persone intolleranti al lattosio, vi è la costante necessità di sottolineare che intolleranza e allergia al lattosio sono due disturbi originati da fattori diversi, da non confondere. Che differenza sussiste tra un caso di intolleranza al lattosio e un’allergia alle proteine del latte?

Tipici della stagione estiva, si moltiplicano i sintomi di colite e sindrome di colon irritabile. Questo è dovuto al periodo, caratterizzato da improvvisi cambi di temperatura o mutamenti improvvisi per l’organismo, come ad esempio viaggi e spostamenti. Le cause di questi disturbi vengono dunque comunemente associate all’esposizione ad aria condizionata, o alla variazione della dieta in seguito ai periodi di vacanza. Eppure, in molti casi si tratta di sintomi che possono nascere da un’intolleranza al lattosio o da un’allergia alle proteine del latte. Vediamo di comprenderne i tratti fondamentali.

Latte - Cucina Semplicemente - Origine foto: derobertisnutrizione.it

L’intolleranza al lattosio è un problema largamente diffuso che non riguarda il sistema immunitario. Dipende invece dall’incapacità dell’organismo di digerire il lattosio e, più precisamente, di trasformarlo in zucchero semplice. Principalmente si presenta con sintomi intestinali e quindi diarrea o crampi addominali. La gravità dei sintomi si sviluppa a seconda della dose assunta: per averne una dimostrazione conclamata si deve assumere una quantità di lattosio regolare o comunque significativa.

L’allergia alle proteine del latte, invece, scaturisce da una reazione del sistema immunitario e può causare sia una reazione allergica, sia i classici disturbi che seguono un’infiammazione da cibo, tra cui si annoverano meteorismo, emicrania, artrite, reflusso e dermatite. A differenza dei casi di intolleranza, tale reazione non dipende dalla dose ingerita e può scatenarsi anche in seguito all’introduzione nel corpo di dosi minime.

La diffusa confusione secondo cui intolleranze e allergie sono realtà sinonime nasce quindi da un problema terminologico, secondo cui tutti i disturbi relativi alle infiammazioni da cibo sono stati riassunti sotto alla categoria delle “intolleranze”, che invece fanno riferimento unicamente all’aspetto digestivo dello zucchero e non coinvolgono reazioni immunitarie o infiammatorie.

 

Si tratta dunque di disturbi diversi, che interessano cause ed effetti ben distinti. Le persone intolleranti al lattosio possono sostituire il latte vaccino con del latte delattosato e mangiare formaggi stagionati, arginando il problema mediante il controllo della dose introdotta o l’assunzione di enzimi contenenti lattasi. Nella maggior parte dei casi inoltre, con una corretta individuazione delle reattività alimentari dell’organismo, si può reimpostare la dieta in modo tale da consentire il graduale recupero della tolleranza alimentare.

Per chi invece è ipersensibile alle proteine del latte, presenti in qualsiasi latticino (anche se privo di lattosio), è necessario aiutare l’organismo con un’azione antinfiammatoria, facilitando la giusta colonizzazione intestinale con probiotici specifici adatti.

 

Mirella Prandelli

 

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