Intolleranza al lattosio: le proprietà del latte di cocco

Intolleranza al lattosio: le proprietà del latte di cocco – Prosegue il nostro viaggio tra i numerosi tipi di latte vegetale, alleati di chi soffre di intolleranza al lattosio o semplicemente varianti del classico latte vaccino. Oggi scopriamo le proprietà del latte di cocco.

Cominciamo col fare un po’ di chiarezza. Contrariamente a ciò che pensano in molti, il latte di cocco non è quello naturalmente contenuto nella noce di cocco. Chiamasi altresì acqua di cocco: si tratta del liquido semitrasparente racchiuso all’interno della noce. Latte di cocco e acqua di cocco non sono quindi da confondere! Il latte di cocco infatti si estrae per spremitura della polpa del frutto.

Si tratta di una bevanda vegetale che si ottiene spremendo la polpa grattugiata del cocco. Prodotte dalla pianta Palma da Cocco, il cui nome scientifico è Cocos Nocifera, le noci di cocco sono dei frutti voluminosi di circa 1 kg di peso, che si formano in circa due settimane a partire dalla fioritura e crescono rapidamente, maturando in circa sei mesi. Il suo habitat ottimale è legato al clima delle regioni tropicali, con precipitazioni annue tra i 1.300 e i 2.000 mm. Si ritiene che sia originaria dell’arcipelago indonesiano e del Sud America.

Simile al latte vaccino per colore e consistenza, il latte di cocco non contiene alcuna traccia di lattosio ed è quindi adatto alle persone sensibili alla digestione di questo zucchero. Inoltre, si tratta di un tipo di latte completamente vegetale, che rientra nella lista degli alimenti della dieta vegana. In ogni caso, il latte di cocco è caratterizzato dall’assenza di proteine animali, verso le quali molti soggetti manifestano intolleranze o allergie. Inoltre, come gli altri tipi di latte di origine vegetale, il latte di cocco non contiene colesterolo, al contrario del latte vaccino.

È un alimento caratterizzato da molteplici proprietà benefiche: molto nutriente, fornisce un’elevata quantità di calorie ed è ricco di grassi saturi. Nello specifico, è ricco di acidi grassi a media catena, come l’acido laurico, che contribuisce all’innalzamento del colesterolo buono HDL, esercitando un effetto preventivo sulle patologie cardiovascolari. È una bevanda che apporta un discreto quantitativo di fibre e, dunque, il suo consumo aumenta la percezione di sazietà e tiene a bada l’appetito.

Come si prepara il latte di cocco? Dopo aver rimosso l’acqua di cocco, si procede con la rottura della noce con un martello. A questo punto, si deve staccare la polpa dalla scorza legnosa e raschiarla mediante una grattugia. La polpa ottenuta viene poi frullata con acqua molto calda, secondo la proporzione 1 parte di cocco e 2 di acqua. Dopo aver lasciato il composto a macerare per circa 15 minuti, la miscela viene filtrata con un canovaccio pulito.

Si conserva in frigorifero e va consumato in pochi giorni. Molto popolare in Malesia, Thailandia e in altri Paesi del Sud Est Asiatico, in Italia il latte di cocco si utilizza come ingrediente secondario per la preparazione di dolci, oppure in alternativa alla panna per preparare sughi, salse o creme.

 

Mirella Prandelli