Magazzino Alimentare: corso in incognito – Cucinasemplicemente in incognito a Magazzino Alimentare: quando pratica e teoria s’incontrano.

Magazzino Alimentare: corso in incognito - Cucina Semplicemente - Origine foto: www.magazzinoalimentare.it

Magazzino Alimentare: corso in incognito – Cucina Semplicemente – Origine foto: www.magazzinoalimentare.it

Recensione del corso Torte della Tradizione, febbraio 2015
Non avevo mai fatto un corso di cucina, salvo quelle pseudo riunioni tra le mamme dei compagni di scuola, che condividevano ricette e prodotti nel soggiorno di casa. Così, “Torte della Tradizione” è stata la mia prima volta: si è trattato di un vero e proprio colpo di fulmine.

Come giornalista di Cucina Semplicemente, negli ultimi anni la mia formazione ha assorbito molto dello studio nutrizionale ed eno-gastronomico, grazie agli esperti e ai collaboratori della redazione. Era arrivato il momento di mettermi in gioco dal punto di vista pratico: in cucina, bisogna sporcarsi le mani.

Magazzino Alimentare: corso in incognito - Cucina Semplicemente - Origine foto: www.magazzinoalimentare.it

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Una generosità che ho riscontrato in Alberto Ceresa, il docente del corso di Magazzino Alimentare, che organizza corsi ed iniziative gastronomiche per appassionati, in collaborazione con CAST Alimenti. Frequentare corsi di cucina è di tendenza ed è difficile scegliere l’istituzione più adatta, nel panorama sfaccettato della città. Non sapevo cosa aspettarmi.

Alberto Ceresa è un’enciclopedia di dolci, preparato, disponibile, brillante. Da queste serate emerge che la cucina è soprattutto creatività e disciplina: se, da una parte, fantasia e sperimentazione stuzzicano l’operatività; dall’altra, servono braccia disposte a seguire i guizzi del genio culinario. Il maestro Ceresa, che ha programmato un ricettario variegato e completo, è stato aiutato dai fidi assistenti Nicla e Fabrizio, due giovani aiutanti con grande olio di gomito.

Assistere agli impasti è stato come ammirare la realizzazione di un dipinto, pennellata dopo pennellata: la nostra tradizione è arte e rivive l’ingegnosità e l’estro del passato, in una cucina contemporanea, fornita di macchinari di alta qualità. Per ogni preparazione, ci è stato mostrato il procedimento a mano, oltre che quello a macchina.

Torta di riso, torta di tagliatelle, frolla alla milanese, biscotti della nonna, tortelli da forno, fagottini di mele, torta walter, zuppa all’italiana e tiramisù. Questo il ricettario del corso, rilegato e stampato con dosi e tempi di cottura per tutti i partecipanti. Un filo conduttore che funge da Leit Motiv delle serate, lasciando spazio a consigli e segreti di ogni tipo: come montare bene le uova, aromatizzare lo zucchero, cuocere alla perfezione. I tipi di forni, le temperature, la lievitazione, le quantità, le proporzioni… Per cucinare, siamo abituati a ricorrere ad Internet e alla televisione. Eppure, apprendere da chi alle spalle ha anni di esperienza è la sola ed unica modalità per realizzare dolci squisiti a colpo sicuro.

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Non abbiamo soltanto assistito al corso “Torte della Tradizione”, l’abbiamo vissuto. Osservare l’esecuzione passo dopo passo, da vicino, con la possibilità di aiutare, respirando i profumi e gli aromi delle squisitezze che doravano in forno ha fatto sì che una semplice sequenza di azioni stampate su carta, diventasse memoria collettiva. Tutti i partecipanti hanno contribuito individualmente con domande, curiosità e operazioni manuali di vario genere: la disponibilità del maestro non ha mai inciampato, nonostante le mansioni di una stretta tabella di marcia.

Una volta a casa, animata dalla sicurezza delle spiegazioni, mi sono lasciata andare al rischio: macinazioni di ingredienti riciclati, aggiunte creative e varie ed eventuali, con risultati eccellenti.

La parte più interessante? La degustazione finale. Tutto ciò che preparavamo, veniva assaggiato e commentato alla fine, con tanto di souvenir per casa. Questionario di gradimento al termine delle lezioni, cordialità dello staff e una pulizia impeccabile sono stati i valori aggiunti del corso.

 

Mirella Prandelli

 

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