McDonald’s e lo chef Gualtiero Marchesi, un connubio che fa tremare la cucina italiana.

Abbiamo assaggiato l’ultimo capolavoro di Gualtiero Marchesi, il panino firmato “Vivace” per la multinazionale McDonald’s. Già dalla pubblicità all’interno del centro commerciale capisci che si tratta di una campagna “furba”. Il panino è presentato su fondo bianco con delle briciole d’abbondanza che contornano la fotografia. Lo slogan è esplicitamente coercitivo “Comincia a crederci. L’alta cucina è arrivata da McDonald’s”. Punto. Verrebbe voglia di scompisciarsi dalle risate, pensando al lavoro certosino di cultura culinaria di benessere che stiamo portando avanti con gli amici chef e Cast Alimenti.

Vivace di Gualtiero Marchesi - Cucina SemplicementeGualtiero Marchesi

Ci mettiamo in coda e aspettiamo il nostro turno, finchè accolti da un sorriso di una hostess ordiniamo il fatidico panino: niente patatine, niente Coca Cola, niente salse. Solo acqua naturale e il panino, è una sfida all’ultimo gusto. Prima di aprire la confezione la guardiamo lentamente; discreta con una livrea avorio e bianco latte mette in evidenza il nome “Vivace” in corsivo, un bicchiere con strati di maionese senapata, spinaci, con cipolle, bacon e una fogliolina di spinaci che fa capolino melanconicamente. In basso il sigillo di Gualtiero Marchesi.

Il testo riporta:”Assapora la creazione del maestro”. Un velo di maionese alla senape, spinaci padellati, cipolla dolce e carne bovina. Tutto arricchito da un croccante strato di bacon e racchiuso in caldo pane ai semi di girasole. Musica per il tuo palato.”. Apriamo la confezione e ci ritroviamo di fronte il solito McBacon riutilizzato. Il sapore è del solito panino di sempre, il pane è troppo dolce e uccide gli spinaci, la maionese troppo abbondante e sovrasta la carne, delle cipolle si hanno notizie ma di rado. Insomma l’ennesima delusione. Forse era meglio mangiare al fast food a lato che proponeva patate al forno con burro e ogni ben di dio turco.

Confezione di VivaceMcDonalds Vivace

E’ chiaro che si tratta della solita campagna pubblicitaria dissimulata dall’adozione di uno chef di fama internazionale. Tutto questo fa pensare al film della Disney “Ratatouille” dove lo chef intrigante e avido vuole aprire una catena di fast food di prodotti croccanti a basso prezzo. Ecco poco ci manca.

Vivace dal veroLa senape e McDonalds

Non entriamo in merito ai valori nutrizionali, ci ha già pensato Roberto la Pira in un articolo sul Sole 24 ore. Quello che abbiamo assaggiato non era una primizia di un grande chef, chissà quante email saranno arrivate sul pc di Gualtiero Marchesi, è semplicemente l’esplicitazione di un intento strategico di una grande marca per fidelizzare un pubblico che non sempre premia, d’altronde la campagna dura solo due mesi.

Cucina Semplicemente

Share