Proseguo col mio viaggio attraverso la ristorazione bresciana parlandovi de I Nazareni: il ristorante di cucina mediorientale che ha aperto da pochi anni in Via Gasparo da Salò 22 a Brescia e che ormai è perfettamente inserito nel panorama della ristorazione bresciana.

Nazareni: le Mille e una notte a Brescia

Confesso la mia predilezione per i sapori delle cucine mediterranee e con I Nazareni è stato fin da subito amore a prima vista. Un menù che varia frequentemente in modo da proporre piatti coerenti col principio di stagionalità, un ambiente estremamente curato, un servizio giovane, cordiale e competente. Come non innamorarsene!?

Un’anima italiana e palestinese

L’anima di questo ristorante è Iyas Ashkar, giovane e intraprendente palestinese che da più di un decennio vive a Brescia. Iyas mi ha raccontato della voglia di dare una svolta alla sua vita e di creare un ristorante accogliente, in cui star bene e che potesse esprimere la sua interpretazione della cucina mediorientale, una sorta di sintesi tra le sue origini enogastronomiche e la sensibilità per il bello e il design acquisiti in Italia.

Nazareni: le Mille e una notte a Brescia

Studio, sviluppo e innovazione

Iyas mi racconta della sua passione per la cucina, sia quella mediorientale sia quella italiana e del bisogno di creare una svolta nello standard dei ristoranti mediorientali, che vivono un momento di forte omologazione sia nell’estetica, che nei menù. In Medio Oriente si è lavorato poco e male sull’innovazione, sullo studio delle materie prime, sugli abbinamenti e sulle scuole alberghiere: il risultato è una cucina ormai ancorata a uno standard fossilizzato

Tutti i ristoranti mediorientali sono identici, il mio no!

Nazareni: le Mille e una notte a Brescia

Il menù de I Nazareni è molto curato e permette di poter gustare i principali piatti della tradizione mediorientale – e non solo quelli! – attraverso una scelta che varia ogni quattro mesi, in cui anche le bevande alcoliche non passano inosservate.

Vini millenari…

I vini sono per l’appunto un’altra grande passione per Iyas, il quale mi ha raccontato di come si stia cercando di sviluppare una cultura scientifica del vino anche attraverso l’erogazione di borse di studio per formare enologi professionisti; un passo indispensabile per aiutare lo sviluppo dell’enogastronomia in Medio Oriente.

Nazareni: le Mille e una notte a Brescia

Un panorama quello dei vini che è molto interessante, in cui sono presenti molti vini biologici e biodinamici e dove la parte del leone la fanno i vini palestinesi, tutti provenienti da un’unica cantina, quella dei frati Salesiani di Betlemme, che utilizza solo vitigni autoctoni fin dal XIX secolo. Fra questi il vino più noto è senza dubbio lo Hamadani: un vino autoctono che esiste da millenni, tanto che potrebbe essere stato utilizzato anche da Gesù, visto che era molto diffuso anche nel I secolo d.C.

Non perdetevi la Taybeh!

Vi consiglio di assaggiare la birra Taybeh, anche in questo caso si parla di un prodotto tipicamente autoctono, nato nell’omonima cittadina di Taybeh, dove, a seguito degli accordi di Oslo, è stato creato un importante birrificio che utilizza l’acqua proveniente da una fonte locale.

Nazareni: le Mille e una notte a Brescia

La presenza di tutte queste bevande alcoliche mi incuriosisce e stupisce, ma Iyas mi fa notare che storicamente la società palestinese è molto più laica di quelle degli altri paesi arabi, probabilmente per la sua originaria composizione non esclusivamente musulmana, per cui il vino, la birra e la famosa Arak (una sorta di pastis) sono molto presenti nella cucina e nelle feste palestinesi.

Sapori da Mille e una notte…

Piatti equilibrati, materie prime scelte e studiate con cura e preparazione, vini dalla storia millenaria, piatti che vanno oltre i soliti hummus, falafel o il buonissimo tabulé, il tutto in un ambiente dal design semplice e raffinato; un aperitivo, un pranzo o una cena da I Nazareni saranno sicuramente l’occasione di sperimentare un tocco di Medio Oriente nel cuore di Brescia.

Lorenzo Del Pietro

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