Nonnapaperina.it: le intolleranze alimentari – Cucinasemplicemente incontra nonnapaperina.it,blog di riferimento per le intolleranze alimentari.

Nonnapaperina.it: le intolleranze alimentari  - Cucina Semplicemente

Nonnapaperina.it: le intolleranze alimentari – Cucina Semplicemente

Mi preparo per l’intervista del mattino e, con mia piacevole sorpresa, risponde una voce vulcanica, simpatica e disponibile. Il suo tono squillante e la sua vivacità trasmettono il carattere e l’entusiasmo di una persona mossa da una profonda passione per quello che fa.

Tiziana Colombo si dedica al suo blog dal 1999, dapprima con un diario segreto e poi con il sito attuale. Oggi il sito vanta un enorme successo ed emerge dal mare multiforme dei numerosi blog di cucina, grazie alla sua funzione informativa e ad un pubblico tutto particolare: nonnapaperina.it diffonde cultura, ricette ed eventi riguardo al tema delle intolleranze alimentari. Nichel, lattosio e glutine sono gli argomenti centrali di una nuova filosofia di cucina, che coniuga il piacere dei sapori e le esigenze del corpo.

CS- Lei lavora a tempo pieno, eppure è riuscita a creare un vero e proprio punto di riferimento per chi soffre di intolleranze. Da cosa nasce questa sua urgenza?
TC- Da sempre. Mia mamma in cucina era una frana e quando mi sono sposata non sapevo nemmeno fare il caffè! Dunque fin da ragazza ho sentito la necessità di imparare in cucina. Sono direttore amministrativo presso l’azienda di trasporti di mio marito e questo ruolo mi ha sempre occupato la maggior parte del tempo. Ora c’è mia figlia che lavora con noi e posso finalmente dedicarmi a ciò che mi sta più a cuore. Il progetto cresce sempre più e mi propongono nuove collaborazioni ogni giorno!

CS- Come nasce nonnapaperina.it?
TC- Tutto è cominciato con mia sorella: ci scambiavamo le ricette, ma lei aveva una grafia pessima e io odio scrivere a mano! Così è nata l’idea della prima versione del blog, un diario attraverso cui condividere ricette nuove!

Nonnapaperina.it: le intolleranze alimentari  - Cucina Semplicemente

Nonnapaperina.it: le intolleranze alimentari – Cucina Semplicemente

CS- Poi avvenne la svolta. Qual è stato l’evento che le ha cambiato la vita?
TC- A causa del mio lavoro e degli orari impossibili, mangiavo malissimo. Sempre di corsa, cucinando il meno possibile. Mi nutrivo con panini, pranzi riscaldati alla sera, spuntini e patatine. Ero sempre stanca e affaticata e la mia asma peggiorava. Nel 2009 infine sono arrivata al collasso: dopo mesi di disturbi digestivi, medicinali tappabuchi e altri problemi, sono finita in ospedale per uno shock anafilattico. Dopo una trafila di visite e accertamenti con diversi specialisti, non riuscivamo ad individuare la causa dei miei disturbi. Poi, sempre grazie a mia sorella, ho conosciuto il professor Di Fede, che mi ha invitato a fare Alcat test, l’unico test per le intolleranze. Dopo aver scoperto la mia intolleranza al nichel e al lattosio, con il loro aiuto ho cambiato stile di vita.

CS- Nel sito dichiara che le sue intolleranze sono state come uno stimolo. Cosa intende?
TC- Ho cominciato a mangiar meglio, a cucinare tutto al momento e a non congelare nulla, e vorrei davvero che altre persone non passino quello che è successo a me. Per questo ora mi impegno a diffondere informazioni sulle intolleranze alimentari. Io mi sono curata con l’alimentazione corretta e oggi sto benissimo. È stato proprio questo a far decollare il blog: le persone afflitte da questi disturbi hanno bisogno di informazioni, visto che ancora non esiste una vera e propria cultura delle intolleranze.

CS- Lei ha fondato anche un’associazione per le intolleranze: Il Mondo delle Intolleranze.
TC- Sì, è nata il 22 ottobre 2012, soprattutto in seguito a questa grande risposta dal pubblico, che aveva bisogno di informazione e condivisione. Siamo tutti volontari e i medici che lavorano con noi non percepiscono uno stipendio. In particolare, collabora con noi il professore Giuseppe Di Fede, direttore sanitario dell’IMBIO e la drssa. Carassai di IMGEP con i suoi nutrizionisti. Per sostenere il progetto, è possibile iscriversi sul sito con una quota simbolica, che regala anche i miei due libri con le ricette senza nichel e lattosio. È un sostentamento che chiediamo per portare avanti l’Associazione, che non è a scopo di lucro.

CS- Cosa ne pensa del significativo aumento delle intolleranze degli ultimi anni?
TC- Penso che purtroppo, come dappertutto del resto, i flussi informativi siano influenzati dal mercato. Quando ci fu il boom della celiachia, molti investitori capirono che quello poteva essere un business. Il Nichel è davvero complesso ed è presente in molti cibi. Noi abbiamo aderito a diversi progetti per la diffusione delle informazioni, facciamo seminari e progetti educativi nelle scuole con la partecipazione dei vari nutrizinisti. Sulle intolleranze c’è ancora molto da fare. Molto interessante è lo studio del dottor Sacha Sorrentino, che sta approfondendo le relazioni tra il nichel e la presenza di metalli nel sangue e le malattie neuro-degenerative.

CS- Grandi progetti dunque. E per il futuro?
TC- Siamo davvero ricercati da molti collaboratori. Adesso peraltro siamo in onda con una trasmissione su Odeon, La salute vien mangiando, il lunedì alle 19:20. Inoltre, ci sono due grandi novità: a marzo esce la nostra prima rivista Zero, a cui hanno partecipato note personalità tra cui Antonella Clerici,Antonino Cannavacciuolo, Theo Penati e Philippe Leveille. Inoltre, stiamo lavorando e sperimentando per il prossimo libro.
Per il futuro, viste le numerose richieste da parte di tanti chef, abbiamo creato il progetto Personal Food, un programma per le intolleranze da diffondere nelle cucine dei luoghi di ristorazione.

 

Mirella Prandelli

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