Ottobre e i suoi tesori – Tra i regali della natura vi sono sempre elisir di bontà e salute che ci sono offerti in determinati periodi dell’anno e ottobre è uno dei mesi che ci propina dei doni molto preziosi.

Come ogni mese, cucinasemplicemente pubblica un articolo sulla spesa di frutta e verdura di stagione. Per il mese di ottobre, abbiamo già parlato delle proprietà di melograno, cachi e kiwi. In via del tutto eccezionale, riproponiamo questa tematica per due prodotti della natura davvero speciali, protagonisti del mese di ottobre.

Ottobre e i suoi tesori - Cucina semplicemente - Origine foto: www.veja.it

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L’uva

L’uva è un frutto dagli infiniti significati simbolici raffigurato nell’arte, venerato nella storia, prezioso per l’economia di interi Paesi. Le più antiche forme di venerazione della vite affondano le radici ai tempi dei Sumeri, che veneravano Gilgamesh, la Dea Vite della gioventù e della vita eterna, presso la quale gli eroi chiedevano l’immortalità. Simili culti sono stati rinvenuti nella Mesopotamia e nelle popolazioni ittite. Per i Greci era Dioniso, per i Romani Bacco, il rituale preferito nelle domus dei nobili, dove era usanza consumare uva sui triclini durante banchetti e simposi, mentre nei campi si vendemmiava per il vino, le cui prime forme sono state trovate in Etruria, in seguito ad una imprevista fermentazione del mosto nei vasi di terracotta.

Simbolo della tentazione, dell’ebbrezza, della vita giovane, il frutto della vite è stato per secoli, ed è tuttora, oggetto di grande significato gustativo e iconografico.

Notoriamente l’uva viene principalmente impiegata per la produzione di vino, ma si consuma come ottimo frutto e in alcuni Paesi è usata per il succo d’uva, ampiamente diffuso come bevanda analcolica.

L’Italia è il primo produttore al mondo di uva da tavola, mentre compete per il titolo di maggior produttore di vino con Francia, California, Australia e Croazia. In particolare, secondo gli ultimi dati di Vinitaly, pare che la Francia presenti il più alto importo di esportazione mondiale di vino, mentre l’Italia conserva il primato per la quantità.

Questo frutto è ricco di proprietà molto benefiche per l’organismo: è dimostrato che consumare vino rosso moderatamente arreca vantaggi come maggior stabilità del plasma e diminuzione dell’aggregazione piastrinica e dell’LDL, grazie alla presenza dei flavonoidi, che hanno un’azione efficace contro il processo dell’ossidazione.

Ottobre e i suoi tesori - Cucina semplicemente - Origine foto: www.meteoweb.eu

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Le castagne

Si tratta dei frutti del castagno che nascono dai fiori femminili della pianta, racchiusi in una sorta di guscio che matura in riccio. Pare che l’albero risalga a dieci milioni di anni fa, quando, secondo i fossili ritrovati, cominciò a diffondersi in Asia, Europa e America. In Italia, le ricerche attestano che i primi castagni comparvero sulle Alpi Apuane.

Le castagne sono caratterizzate da un alto valore nutrizionale e hanno proprietà lassative. Se consumate con la buccia invece, pare funzionino come astringenti naturali. Sin dai tempi del Medioevo sono state soprannominate il “cereale che cresce sugli alberi”, grazie al loro valore nutritivo, simile per importanza a quello del frumento e del riso.

Inoltre, contengono un’elevata quantità di sostanze benefiche: contro ad una bassa percentuale di grassi, le castagne presentano un eccellente apporto di glucidi, vitamine idrosolubili, potassio e sali minerali, come magnesio, zolfo, fosforo. Secondo alcuni rimedi popolari, cucinate a lesso sono ottime per combattere emicrania e, pestate col miele, aiutano il buon funzionamento di stomaco e fegato.

In cucina, si preparano come primo piatto in zuppe e passati, mentre sono gustosissime nei dolci come i bocconcini al cioccolato e castagne, biscotti vari, torte e il tradizionale castagnaccio.

 

Mirella Prandelli

 

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