Avete un’intolleranza alimentare e, di conseguenza, avete eliminato l’alimento incriminato? Siete sicuri che il vostro corpo stia davvero bene adesso e che sia pronto per la rieducazione alimentare? Una parte di questa rieducazione, a prescindere dalla presenza o meno di un’intolleranza alimentare, risiede nella eliminazione degli eccessi alimentari, un’altra parte dall’eliminazione dell’alimento causa del disturbo.

L’eliminazione del singolo alimento è solo un piccolo passo verso la salute del vostro organismo. Perché possiate guarire dalla vostra intolleranza è fondamentale avere un apparato gastrointestinale in salute e ben funzionante e per ottenere questo è necessario che, come dicevo poco fa, la vostra alimentazione sia corretta ed equilibrata. La natura ci viene in aiuto e offre utilissimi rimedi che possono aiutarvi a curare il vostro organismo. Su quali organi bisogna agire?

Rimedi naturali e intolleranze alimentari

L’intestino e la flora intestinale

Il primo organo che richiede di essere curato è l’intestino e in particolare la flora intestinale, o più correttamente il microbiota umano. Sentiamo parlare tanto di flora intestinale, ma cos’è esattamente? È l’insieme dei batteri che vivono nell’intestino. Sono batteri buoni di cui noi abbiamo bisogno e per la nostra salute è fondamentale che loro si trovino nelle condizioni migliori per poter crescere correttamente.

Sono definiti batteri simbionti, ovvero organismi che vivono in simbiosi con il vostro organismo: tanto voi avete bisogno di loro per il vostro benessere, tanto loro hanno bisogno di voi per la loro sopravvivenza. Perché dovete curare la flora batterica intestinale? Innanzitutto perché forma una barriera protettiva che ci difende dall’insediamento di eventuali microrganismi patogeni e, molto importante, ci aiuta nei processi digestivi. Quando la flora intestinale non si trova nelle condizioni ottimali, si instaurano degli squilibri nella composizione del microbiota intestinale che possono portare all’insorgenza di patologie o disturbi del tratto digerente.

L’intolleranza è una situazione che può portare all’alterazione della flora intestinale in quanto genera condizioni all’interno del tratto intestinale che possono portare alla proliferazione di microrganismi, talvolta normalmente presenti nella flora batterica, che prendono il sopravvento sugli altri, alterando così l’equilibrio del microbiota umano.

In presenza di intolleranza, il primo passo da fare, quindi, è assicurarsi che la flora intestinale sia corretta. Per fare ciò è fondamentale seguire una dieta ricca di prebiotici, ovvero sostanze presenti in alcuni alimenti, come gli asparagi, i carciofi o l’avena – scegliete sempre cibi bio! – che non vengono digerite e assorbite dal nostro organismo e giungono intatte nel colon, dove vengono utilizzate dalla flora batterica intestinale. I prebiotici non sono altro che il cibo dei batteri intestinali che permette di selezionare i microrganismi buoni che devono proliferare nell’intestino affinché la flora intestinale torni normale.

Il secondo passo per avere una flora intestinale in salute è fornire al nostro organismo dei probiotici, ovvero microrganismi vivi e vitali che vanno a colonizzare il nostro intestino contribuendo a migliorare e a ripristinare la corretta composizione della flora batterica. I probiotici possono essere assunti tramite gli integratori che trovate facilmente in farmacia, oppure anche attraverso alcuni alimenti, come lo yogurt o il kefir.

Lo stomaco

Insieme all’intestino, lo stomaco rappresenta la sede dei processi digestivi e se questi due organi non si trovano in buona salute i processi digestivi non saranno ottimali e il vostro organismo non riuscirà a sfruttare al meglio i principi nutritivi degli alimenti assunti.

Un ottimo rimedio per i problemi digestivi soprattutto di tipologia gastrica è l’Aloe vera, o Aloe barbadensis Miller, la specie di aloe più impiegata in fitoterapia. La parte utilizzata è la foglia, dalla quale è possibile ottenere due forme estrattive: il gel e il succo. Le proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti dell’Aloe vera sono da attribuire all’acemannano, una sostanza che ha dimostrato un effetto rigenerante, della mucosa gastrica e intestinale, e antinfiammatorio, modulando la produzione di alcuni mediatori dell’infiammazione.

Queste caratteristiche rendono pertanto questa pianta un rimedio ottimale in caso di malattie infiammatorie intestinali che possono instaurarsi in seguito a un’intolleranza, ma anche in caso di gastrite o colite ulcerosa. L’Aloe vera ha inoltre importanti proprietà depurative e disintossicanti che migliorano la funzionalità dell’apparato gastrointestinale e dell’organismo in generale. Bisogna però fare attenzione: si raccomanda l’utilizzo di estratti di Aloe vera privi di aloina, sostanza che se assunta in quantità eccessiva ha effetto irritante sulla mucosa intestinale e, al contrario, può portare al peggioramento dei sintomi.

Un altro rimedio utile per migliorare la digestione è lo zenzero, o Zingiber officinale. Lo zenzero, che inizia a essere largamente utilizzato anche nella cucina italiana in dolci, tisane o zuppe, contiene delle sostanze che stimolano la secrezione dei succhi digestivi da parte delle ghiandole dell’apparato digerente, come fegato e pancreas.

Rimedi naturali e intolleranze alimentari

Promuovendo la secrezione della bile e dei succhi pancreatici la digestione è notevolmente migliorata, permettendo al nostro organismo di sentirsi meno appesantito e riuscire ad estrarre tutti i principi nutritivi dagli alimenti che mangiamo. Attenzione a non abusarne: anche lo zenzero a elevate dosi può essere irritare della mucosa intestinale e creare gonfiori addominali anziché curarli.

Come sempre vi invito a porre molta attenzione alla vostra alimentazione e a prendervi cura dei vostri amici batteri, del vostro intestino e del vostro stomaco: se il vostro apparato digerente non funziona bene non potrete pretendere di guarire dall’intolleranza di cui soffrite.

Ilaria Cancarini

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