Riso integrale o bianco? – Il riso è un cereale gluten free dalle mille proprietà benefiche per l’organismo, adatto a qualsiasi ricetta senza glutine, amico fidato dei soggetti affetti da celiachia. Eppure, gli esperti raccomandano di scegliere quello integrale.

Riso integrale o bianco? - Cucina Semplicemente

Il riso è una fonte di sostentamento alimentare per gran parte della popolazione mondiale: in Oriente, è un prodotto onnipresente nella dieta quotidiana; utilizzato come contorno, sostituisce il pane e accompagna cibi densi e conditi con salse. In Occidente, questo prezioso cereale viene tradizionalmente consumato come primo piatto. In Italia, la culla della buona cucina, il riso è gustoso d’estate per le insalate fredde e delizioso in inverno in un piatto di risotto fumante. Si tratta di un alimento versatile e apprezzato da tutti, che apporta numerosi vantaggi al corpo: è facilmente digeribile, molto nutriente, poco calorico e stabilizza la produzione di ormoni, facilitando il sonno e riequilibrando i ritmi del corpo.

Le sue qualità sono moltissime: carnaroli, parboiled, vialone nano, nero, basmati e molto altro ancora. Ancor prima, vi è una distinzione fondamentale da tenere presente, che distingue il riso bianco dal riso integrale. La varietà bianca è quella più comunemente usato in cucina, mentre quello integrale, accantonato per molti decenni, ha recentemente subito un aumento nei consumi, in seguito alla tendenza diffusa di una ricerca verso l’alimentazione sana ed equilibrata. Quali sono i vantaggi associati all’uno e all’altro?

Riso integrale o bianco? - Cucina Semplicemente

Quello bianco è ottenuto da una particolare lavorazione a cui vengono sottoposti i chicchi, attraverso cui si eliminano crusca e germe. Questo processo determina l’asportazione di gran parte delle sostanza nutritive utili all’organismo che il cereale contiene allo stato naturale. La questione è riconducibile piuttosto ad altre esigenze: il germe ad esempio, viene eliminato per evitare l’irrancidimento del riso, dovuto alle componenti oleose che contiene. In questo modo, il riso bianco può essere conservato in dispensa per lunghi periodi, senza che si deteriori.

Il riso integrale invece, subisce una piccola modifica: viene privato della lolla, la parte più esterna e non commestibile del riso. In questo modo, tutte le sostanze nutritive presenti naturalmente nel chicco rimangono inalterate, mantenendo i benefici nutritivi che lo contraddistinguono. Il riso integrale sarebbe quindi da preferire al riso bianco e raffinato, grazie alle sue proprietà nutrienti, di gran lunga maggiori.

Riso integrale o bianco? - Cucina Semplicemente

A differenza del riso bianco, il riso integrale contiene la doppia quantità di fosforo e magnesio, più del doppio del ferro, il triplo della vitamina B3, il quadruplo della vitamina B1 e una quantità di vitamina B6 fino a dieci volte superiore. Grazie a questa composizione, il riso integrale è fondamentale per la produzione di energia, per il rilascio di ormoni e per le proprietà antiossidanti del manganese. Inoltre, il suo elevato contenuto di fibre e selenio riduce il rischio di malattie intestinali. Infine, i fitonutrienti che lo compongono sono utili per la prevenzione di malattie cardiache e degenerative.

Il riso integrale è un alimento di facile digeribilità ed è ritenuto ottimo nei casi di disturbi come insufficienza renale o obesità, poiché favorisce le funzioni metaboliche. In più, costituisce un valido aiuto per tenere sotto controllo la pressione sanguigna ed il colesterolo.

Attenzione alla sua conservazione: prima di consumare del riso integrale, verificare sempre che non sia rancido. L’irrancidimento si manifesta attraverso la formazione di cattivi odori, originati dal deterioramento degli oli che lo compongono. È comunque consigliabile comprarne in quantità dosate, in modo da consumarlo per tempo. Una volta aperta la confezione, optare per contenitori e sacchetti sottovuoto,in luoghi asciutti e al riparo dell’umidità.

 

Mirella Prandelli

 

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