Scarto a chi?

Siamo dei viziati ammettiamolo, quando apriamo il frigorifero e quell’insalata un po’ appassita non ci garba tanto, vola dritta nell’immondizia, insieme a quelle coste di sedano un po’ stanche e al finocchio che si era permesso di ingiallire senza preavviso, per non parlare dell’avanzo di pasta scondita o quel pane secco che nessuno più vuole vedere in tavola. Gli avanzi che escono dalle nostre case sono sempre in crescita e purtroppo non fanno altro che alimentare discariche e inceneritori e l’emergenza rifiuti sale.

Ma in una società che butta via quantità di cibo ancora commestibile, sempre in maggiori quantità, per fortuna c’è qualcuno che ci fa rinsavire e che ci aiuta a tornare a capire davvero la dimensione di ciò che è buono, utilizzabile e riciclabile, con gusto e fantasia.

Scartare o non scartare, questo è il problema!

Cucinare con gli scarti

Cucina Semplicemente è andata a spassarsela sabato pomeriggio presso un laboratorio di cucina con gli scarti. I simpaticissimi organizzatori sono dei ragazzi appassionati a tematiche sia ambientali che sociali, e con attenzione propongono temi di risparmio, di valorizzazione delle materie e delle risorse, anche umane, e fanno parte di un movimento davvero interessante: il Movimento per la Decrescita Felice, MDF. In pratica propongono di riappropriarsi di ritmi umani di vita, smantellando il concetto che vede solo nella smodata crescita del famigerato PIL, il benessere di un popolo, che invece risiede nel giusto valore delle cose, delle persone e dell’energia usata con coscienza, sotto ogni forma. Ecco dunque che in un’ottica di risparmio e valorizzazione compaiono anche ricette e tecniche davvero interessanti.

L’incontro è gratuito, e da qui si intuisce il grande desiderio di condividere e di promuovere idee e azioni sane e rispettose per tutti. E poi si continua, con piccoli gesti, in un’ottica di ridurre gli sprechi e i rifiuti, ci raccomandano di portare da casa piatti, forchette e bicchieri, così niente plastica in giro, meno sprechi e meno immondizia, ci sembra un’ottima idea!

Arriviamo con curiosità, e infatti non mancheranno delle belle sorprese. I ragazzi ci accolgono con tanto entusiasmo e hanno davvero lavorato moltissimo ai fornelli, ci parlano dei cibi preparati e poi ce li fanno assaggiare. Sono deliziosi! Tanta fantasia, si attinge dal passato con le ricette della nonna, alla tradizione come per la pappa la pomodoro con il pane raffermo e si guarda alla modernità con pesti crudisti davvero originali.

Francesca è una vera esperta ai fornelli, ha preparato moltissimi piatti, la buonissima pappa al pomodoro infatti è opera sua, e tra un polpettone di lenticchie e pane raffermo e degli involtini di foglie insalata, ci fa assaggiare anche una squisitissima salsa fatta con le foglie di porro, quelle verdi e coriacee che di solito buttiamo via. E invece, tritate in un robot da cucina e passate in padella con olio extra vergine di oliva e spezie, risultano davvero ottime, da provare!

Naike poi, con la sua simpatia, ci delizia con un pesto di bucce di carote, che dire una vera scoperta. Ci svela che in quel pesto ha utilizzato anche le estremità delle carote, che di solito buttiamo e specifica che per realizzare questo pesto vanno benissimo anche quelle carote un po’ vecchie e non più croccanti, che normalmente filano dritte nella spazzatura, ricordiamocelo la prossima volta!

Arriva poi anche il nostro amico Andrea di Ortociclo, che già conosciamo, è il mago del km zero e dalla sua esperienza in ortaggi ci suggerisce una ricetta squisita: canederli vegan con pane raffermo e verdurine prelibate. Sono bellissimi da vedere e anche da mangiare.

E dulcis in fundo arriva la bella Elena che ci delizia con una torta di mele di cui tutti fanno il bis. È realizzata con un impasto di pane secco tritato, amalgamato con burro e zucchero, con cui si realizzano due strati, e al centro fettine di mele cotte e profumate alla cannella.

Che dire, questi ragazzi ci hanno conquistato, li seguiremo sul sito del Movimento per la Decrescita Felice, e non possiamo far altro che invitarvi a scoprire questo Movimento anche nella vostra città.

Alessandra Lucentini
www.potereaifornelli.it

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