Milanese di nascita e sangue abruzzese nelle vene, Sergio Maria Teutonico da 25 anni lavora in ambito enogastronomico come executive chef, sommelier professionista e docente in scuole e accademie di cucina tra cui la sua Palestra del Cibo a Torino. Volto noto in Alice TV e La7, collabora anche con diverse testate giornalistiche e stuzzica l’appetito degli ascoltatori di Radio Capital.

Sergio Maria Teutonico

CS: Chi è Sergio Maria Teutonico?

SMT: Sono un ragazzo di 44 anni che ancora riesce a stupirsi con la forza di un bambino e che non ha mai timore di farlo. Scherzi a parte sono un abruzzese nato a Milano che vive in Piemonte e che ha girato mezzo mondo. Sono un tipo complicato in effetti.

CS: Come inizia la tua passione per la cucina?

SMT: Incomincia nella pre-adolescenza, ero un bimbo, mi appassiono a questo mestiere grazie a uno zio chef (di quelli veri) e al mio desiderio interiore di fare questo mestiere. L’ho scelto per vocazione pura.

CS: Ogni cuoco in cucina ha un segreto. Qual è il tuo? E quale piatto preferisci?

SMT: Personalmente non parlo di segreti ma di tecnica, i segreti mi danno l’idea di mistero, nella mia cucina non vi è alcun mistero, solo tanta tecnica, sudore e continuo mettermi in discussione. Ho diverse pietanze nel mio cuore, a volte mi commuovo letteralmente mangiando alcuni cibi. Adoro tutto ma non sono particolarmente goloso di dolci.

CS: Quali sono gli ingredienti che preferisci usare ? E quali no? E perché ?

SMT: Sicuramente amo gli ingredienti freschi e possibilmente di stagione, cerco sempre di creare accostamenti gentili e talvolta estrosi, ma senza mai esagerare. Odio, sin da piccolo, le barbabietole anche se le uso normalmente in cucina, inoltre non amo particolarmente i cibi troppo piccanti o troppo speziati.

CS: Parliamo della Palestra del Cibo, la tua scuola di cucina: raccontaci il perché di questo nome e come si svolgono i corsi.

SMT: Mi piace l’idea di un luogo dove ci si possa allenare al gusto per il cibo, senza la pretesa di fare il maestro o peggio il professorino, sono uno chef di cucina con tanti anni di lavoro sulle spalle e trovo interessante raffrontarmi con non professionisti, cercando di mostrare loro il mio punto di vista riguardo al cibo. Sono tre anni di lavoro ottimo e di soddisfazioni ogni giorno più grandi: il miglior modo di conoscere le nostre proposte e il nostro modo di fare è quello di andare sul sito della scuola : www.lapalestradelcibo.com

CS: Che rapporto hai con i social ? Facebook, Twitter, Instangram ?

SMT: Ho un rapporto abbastanza diretto e schietto, non sto a studiare le parole o le immagini da mettere online, cerco di rispondere a tutti velocemente. Da poco ho scoperto Instagram, ci gioco come un bambino e mi diverto molto; non servono parole ma si possono trasmettere emozioni attraverso le immagini e lo trovo spettacolare.

CS: Chi è stato il tuo idolo in cucina?

SMT: Nessuno in particolare ma tutti allo stesso tempo.

CS: Hai scritto libri di successo, parlaci de “Il pollo, il cuoco e la motocicletta.

SMT: È un libro che racconta modi differenti per recuperare l’energia termica che normalmente si disperde: motori, cruscotti, marmitte, ferri da stiro, lavastoviglie e forni solari. Ho amato giocare con questo libro anche per fare il verso a tutti quegli pseudo fighi che vorrebbero assurgere la cucina a una forma di moderna liturgia: sono un monello maleducato, lo so!

CS: Da tempo ci delizi con le tue ricette su Radio Capital e la tua voce ci tiene compagnia tutte le mattine. Che rapporto hai con gli ascoltatori?

SMT: Radio Capital e con essa Betty Senatore e Sivlia Mobili è una parentesi di sorrisi e gioia nella mia vita. Con le due conduttrici c’è una vecchia amicizia e spesso si percepisce. Gli ascoltatori mi scrivono e mi contattano per chiedere ulteriori spiegazioni o per sapere delle curiosità. Ritengo di essere molto fortunato a potermi esprimere anche in radio, senza mai però prendermi troppo sul serio.

CS: Come approdi in tv? E la tua trasmissione “Colto e mangiato” cosa ci propone?

SMT: Quasi per caso, attraverso la trasmissione Chef Per un Giorno, che ancora è in onda.
Colto è mangiato parla di verdura e di stagionalità, senza però dimenticare ogni altro ingrediente; amo molto i miei programmi televisivi, l’ultimo è stato Alice Master Pizza.
Credo però che la TV sia solo un punto di passaggio e non di arrivo per me, sono consapevole che è bella finché dura e sono grato a tutti: le cose importanti che ho fatto e che faccio nella vita in video non ci sono.

CS: Il pubblico ti ama per la tua bravura, umiltà e dolcezza e in Tv trasmetti tutto questo.

SMT: Io sono così nella vita, sono buono e ottimista, come ogni chef però ho un lato aggressivo e autoritario che utilizzo solo quando serve, anche se credo che il garbo sia la miglior strada nella vita. Personalmente non devo dimostrare a nessuno di conoscere il mio mestiere quindi faccio quello che devo e che voglio cercando di mettere a proprio agio le persone che mi seguono e che rispetto molto. Quando poi si lavora in cucina a volte serve essere dei feroci condottieri, ma solo come ultimissima soluzione.

CS: Per noi italiani, mangiare non è solo mangiare: sei d’accordo?

SMT: Per tutti mangiare è solo mangiare: sono fin troppe le sovrastrutture create intorno al cibo e che servono solamente a fare chiacchiere da salotto o a far guadagnare il fortunato di turno. L’Italia è un paese di buone cose a tavola e tutti noi siamo abituati al buon cibo, in generale. Se eliminiamo l’effimero e la “fuffa” rimane un bel piatto di spaghetti al pomodoro: cosa chiedere di meglio?

CS: La tua cucina è tradizione o innovazione?

SMT: Entrambe le cose, citando la canzone “A muso duro” del grande e compianto Pierangelo Bertoli: con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

CS: Ci daresti una ricetta veloce da preparare per i lettori di “Cucina Semplicemente”?

SMT: Con moltissimo piacere.

La ricetta: gnocchi di patate e zucca con salsa di zucchine e zenzero

Ingredienti

300 g patate a pasta gialla
100 g zucca matura
1 uovo
250 g farina 00 ( indicativo)
zenzero
timo
formaggio di tipo Grana ( facoltativo)
sale
pepe
olio extravergine di oliva

Procedimento

Lessare le patate in abbondante acqua salata.
Una volta cotte lasciarle intiepidire, pelarle e passarle allo schiaccia patate.
Mentre le patate cuociono tagliare la zucca a cubetti piccoli.
Saltare i cubetti in padella con timo, olio extravergine di oliva, sale e pepe.
Se occorre aggiungere pochissima acqua e portare la zucca a cottura.
Passare la zucca al mixer e unirla alle patate.
Aggiungere la farina e l’uovo e impastare formando una massa omogenea.
Tagliare la massa a fette spesse e da ogni fetta ricavare dei cilindri del diametro di un centimetro circa.
Ogni cilindro dovrà essere tagliato a sua volta in pezzi di un centimetro circa.
Lasciare gli gnocchi a riposo per qualche minuto.

Procedimento per la salsa per condire gli gnocchi

Lavare e asciugare le zucchine.
Tagliarle per il lungo in fettine e poi saltarle in padella con erbe aromatiche a piacere o solo con timo, sale e poco pepe.
Quando saranno cotte aggiungere a piacere zenzero grattugiato.
Lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata quindi condirli con la salsa di zucchine.
Servire con il formaggio Grana a parte.

Daniela Neglia

Origine foto: Sergio Maria Teutonico

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