Curare la pelle sensibile dall’interno: i semi di lino – Spesso i problemi relativi alle pelli sensibili vengono curati con creme o lozioni. Eppure, vi sono dei metodi che risolvono il problema dall’interno, come ad esempio un’alimentazione specifica, specialmente ricca di semi di lino.

Piantagione di lino - Cucina Semplicemente - Origine foto: assistance.it

Piantagione di lino – Cucina Semplicemente – Origine foto: assistance.it

Le pelli sensibili manifestano reazioni di natura allergica o ipersensibile attraverso eczemi, screpolature, arrossamenti o eritemi. Dato che tali segnali si verificano a livello dell’epidermide, i medici consigliano di ricorrere a prodotti farmaceutici specifici da utilizzare in maniera specifica, direttamente sulla zona interessata. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, si tratta di reazioni derivanti da meccanismi interni all’organismo che possono essere controllati da una scelta alimentare mirata.

La definizione di pelle sensibile generalmente si riferisce ad una sensazione di pizzicore, irritazione, bruciore o prurito che insorge in seguito all’esposizione della pelle a vari fattori ambientali esogeni. D’altra parte, diverse scuole di pensiero contemporanee classificano le dermatiti e i problemi delle pelli sensibili come disturbi di natura fisiologica: pare infatti che derivino da un’alterazione della barriera cutanea che dunque diviene penetrabile da sostanze potenzialmente irritanti che provocano una reazione infiammatoria.

Semi di lino - Cucina Semplicemente - Origine foto: nonsprecare.it

Semi di lino – Cucina Semplicemente – Origine foto: nonsprecare.it

Per intervenire, può essere utile arricchire la propria alimentazione con dei cibi volti ad arginare i problemi legati alle pelli sensibili. Recenti studi dimostrano che l’assunzione di olio di lino diminuisce visibilmente la sensibilità della pelle e migliora la resistenza della barriera cutanea. Nel corso di un esperimento, si mettono a confronto due gruppi di donne: ad un gruppo è stato somministrato dell’olio di semi di lino in maniera regolare, mentre all’altro veniva distribuito olio di cartamo. In tre mesi, i risultati hanno evidenziato una notevole riduzione del rossore cutaneo nel gruppo che assumeva l’olio di semi di lino. Inoltre, la loro pelle presentava un grado di idratazione maggiore rispetto alla norma e una barriera cutanea sensibilmente migliorata, meno squamosa e più liscia.

È stato dimostrato come l’integrazione quotidiana di olio di semi di lino migliora l’aspetto della pelle e ne diminuisce la sensibilità, grazie ad un rafforzamento della barriera cutanea e ad una diminuzione delle infiammazioni localizzate.

Semi di lino - Cucina Semplicemente - Origine foto: equitando.com

Semi di lino – Cucina Semplicemente – Origine foto: equitando.com

Come e in che forma si trova l’olio di semi di lino? Naturalmente la miglior fonte di olio di lino sono i semi di lino stessi, da cui si ricava tutto il nutrimento necessario. Inoltre si tratta di un prodotto economico, facile da reperire e da conservare: è sufficiente triturarli al momento dell’uso con un macinacaffè.

L’olio di lino si trova altresì commercializzato in piccole bottigliette, ma attenzione alla data di apertura, da cui deve essere necessariamente consumato entro un mese. In commercio si trovano anche capsule di olio di lino, che tuttavia presentano un apporto quantitativo minore di acidi grassi essenziali e un costo non indifferente.

Mirella Prandelli

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