Rudolf Steiner, austriaco padre dell’antroposofia, si occupò, negli ultimi anni della sua vita, di agricoltura. Fu lui a porre le basi su cui si fonda la biodinamica.

Rudolf Steiner e l'agricoltura biodinamica

Ma cos’è la biodinamica?

Con il termine “agricoltura biodinamica” si definisce tutto un modo di vivere, osservare e lavorare la terra. Il suo scopo non è di lasciar fare alla natura il suo corso, ma di andare oltre, cioè di aiutare la natura, in modo tale da ottenere una terra sempre più fertile, della quale possano beneficiare anche le generazioni future.

I principi della biodinamica sono tre:
1) mantenere la fertilità della terra.
2) rendere sane le piante in modo che possano resistere alle malattie e ai parassiti.
3) produrre alimenti di qualità più alta possibile.

La biodinamica parte dalla conoscenza globale del pianeta e del suo rapporto col cosmo.

Al giorno d’oggi stiamo acquisendo un buon livello di conoscenza ecologica, ma si è ancora lontani da avere una visione a tutto tondo della natura. È infatti necessario abituarsi all’osservazione della natura e delle sue leggi, tanto che essa dovrebbe entrare a fare parte già dell’educazione scolastica.

La biodinamica è in metodo caratterizzato da un cosciente utilizzo delle forze naturali.

Il principio fondamentale la base di questo tipo di agricoltura è quello di attivare la vita nella terra in modo che le sostanze presenti in essa possano essere liberate e assimilate dalle piante.

L’utilizzo di concime chimico frena e disturba questo processo naturale, ma non dobbiamo confondere l’agricoltura biodinamica con il semplice rifiuto ad usare concimi e fertilizzanti di origine chimica.

Non bisogna stupirsi che nell’era del materialismo e dello sfruttamento estremo delle risorse naturali la biodinamica non abbia avuto successo e non si sia espansa su larga scala. Ma è bene rallegrarsi che, malgrado tutto, essa venga portata avanti da molti paesi da decenni e con successo. Ciò è dovuto soprattutto al legame tra Rudolf Steiner e la Teosofia, filosofia panteistica, diffusa ma non sempre apprezzata nel mondo occidentale.

In Italia un esempio di cucina di benessere collegata alla teosofia e a Rudolf steiner fu l’opera “Cucina vegetariana” di Enrico Alliata detto il Duca di Salaparuta.

 

Share