Chi soffre d’intolleranza al glutine pensa di avere una scelta ristretta di alimenti permessi: la Dott.ssa Elena Maria Bisi, biologa nutrizionista, ci fa scoprire tutti i cibi permessi e consigliati in una dieta priva di glutine.

Tanta verdura, frutta e ortaggi che vengono suddivisi per colore e secondo i principi nutrizionali importanti per l’organismo. Un arcobaleno di colori per sbizzarrirsi in cucina.

senza glutine e le verdure

La tavola è come un arcobaleno dove i colori principali, che non dovrebbero mancare, possono essere tranquillamente mescolati insieme dando varietà e vivacità al nostro modo di alimentarci e sono:

GIALLO = come limoni, pompelmi, arance, peperoni, melone, ananas, banana, mais, zucca, albicocca e pesca. Racchiude cibi ricchi di vitamina C, antiossidanti e carotene che rafforzano il sistema immunitario e hanno un effetto depurativo, proteggendo le cellule dall’invecchiamento;

ROSSO = pomodori, barbabietola rossa, ciliegie, anguria, ribes, fragole, arance rosse, peperoncino, mela rossa, ravanelli. Contengono licopene e antocianine, fondamentali per stimolare il metabolismo ed hanno un effetto positivo sul tratto urinario e sulla memoria;

VERDE = tutti gli ortaggi e le verdure di colore verde, piselli, fave, kiwi, spinaci, cetrioli, carciofi, zucchine, prezzemolo, basilico. Sono ricchi in clorofilla, vitamina C, acido folico, carotenoidi e magnesio ed è importante nei processi di assorbimento del calcio, del fosforo e di protezione per ossa, occhi e denti;

BLU-VIOLA = melanzane, broccoli, frutti di bosco, cavoletti, uva nera, radicchio, fichi, prugne. Sono ricchi in fibra, vitamina C, antocianine, hanno effetti positivi sul tratto urinario, sulla memoria, contrastano l’invecchiamento, riducono il rischio di tumori;

BIANCO = aglio, cipolle, cavolfiore, finocchi, funghi, mele, pere, sedano. Hanno effetti positivi sui livelli di colesterolo, riducono il rischio dei tumori e delle malattie cardiovascolari.

Questa tavolozza di colori va quindi integrata e impreziosita da cibi quali il riso, le patate, il mais, il grano saraceno, il miglio, che forniscono la quota di carboidrati e di vitamina B necessari; da inserire la classe dei legumi (fagioli, ceci, lenticchie, etc.) in alternativa alla carne che deve essere sempre di taglio magro, il pesce, le uova, il  prosciutto crudo; cercare di evitare i salumi, i piatti pronti o precotti a base di carne o pesce e la carne o il pesce impanati. In linea generale si deve eliminare tutti quei cibi che possono contenere, come alimento principale o come aggiunta, farine vietate; inoltre è bene evitare un eccesso di grassi e di dolciumi.

Se analizziamo a fondo queste poche parole si comprende come, da una realtà limitante come quella dell’intolleranza, si può arrivare ad una situazione di equilibrio usando quelle poche e semplici linee di condotta che sono da prediligere anche in una realtà priva di problematiche.

Bisogna sfruttare le numerose possibilità che la natura e i mercati offrono variando, creando, alternando e scoprendo: l’atto del cibarsi è da considerare non solo come un atto doveroso ma anche come momento di ritrovo e di crescita equilibrata. Questo è un atteggiamento che reca beneficio alla salute sia fisica – perché incrementa le possibilità di fornire al corpo tutti i nutrienti di cui necessita – che psichica, perché spezza i ritmi della monotonia, apre porte nuove. In questo modo soddisfiamo l’aspetto edonistico della convivialità,facendo diventare il cibo una cura per noi stessi e per la nostra familia, portando in tavola un dieta senza glutine, sana e completa.

a cura di Guido De Togni

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